Negli ultimi anni sembrava che gli italiani avessero perso la passione per il poker, ma in questo inizio di 2020 il trend è cambiato nettamente e a molti sembra esser ritornata la voglia di esclamare “All in”. Una boccata d’ossigeno per un settore che negli ultimi anni aveva registrato un netto calo.
Poker in crisi? – Il 2019 è stato uno dei peggiori anni del decennio con un calo medio del 6,2%, anche se gli italiani hanno speso circa il 17% in più in lotterie e giochi rispetto al 2018. A trainare il settore è il comparto delle scommesse, vero e proprio gioco preferito degli italiani che tradizionalmente sono grandi appassionati di calcio e sport in generale. In controtendenza, i tornei di poker live degli ultimi anni hanno fatto registrare numeri record: il Main event del WSOP del 2018 contava 7864 iscritti e nel 2019 erano seduti ben 8569 partecipanti, secondo record di sempre.
Questa maggiore partecipazione ai tornei live rappresenta un segnale forte per le poker room virtuali che, forse, dovrebbero iniziare a offrire qualcosa in più per far sì che questo nuovo trend al rialzo sia duraturo. Infatti, questo inizio di 2020 sta dando una nuova occasione alle piattaforme italiane che stanno vedendo un numero di iscritti in costante aumento.
Ritorno all’online – Da quello che si è potuto osservare in questi mesi, nei tornei del week end il numero dei giocatori “seduti ai tavoli” è salito fino a raggiungere il doppio del suo solito. Anche le presenze registrate nei tornei infrasettimanali sono il doppio di una normale domenica, e ciò corrisponde a circa cinque volte quelle di un tipico giorno feriale. Inoltre, il tempo necessario a riempire i tavoli da Sit&Go si è drasticamente ridotto e ciò invoglia ancor di più i player a partecipare a questa modalità, che con una quota d’ingresso minima permette vincite molto allettanti. Poi alcuni tornei fungono anche da satellite cioè piazzandosi ai primi posti si vince un token per accedere gratuitamente a un torneo più prestigioso, a volte ad accesso limitato, e sicuramente con un alto montepremi. Come è giusto che sia le poker room si stanno adattando a questo nuovo trend proponendo diversi tornei in “Edizione Speciale” e in molti casi i “Montepremi garantiti” sono stati raddoppiati, in accordo con l’incremento del traffico online.

Tornei live – Forse proprio per questo il programma della 51esima edizione dei WSOP non ha subito variazioni, anzi raddoppia con gli eventi online. Dal 31 maggio al 12 luglio, in concomitanza con l’evento live presso il Rio All-Suite Hotel & Casino di Las Vegas, sulla piattaforma online ufficiale si terranno ben 14 eventi con in palio braccialetti d’oro. Tutti questi eventi sono accessibili da chiunque si trovi sul territorio del New Jersey o del Nevada durante le date dell’evento. Non serve essere residenti in quegli Stati ma è sufficiente essere lì in vacanza. Negli scorsi anni ciò ha attirato molti grinder italiani, come Mustapha Kanit, Andrea Shehadeh, Dario Sammartino e Max Pescatori, che sono riusciti a ottenere ottimi risultati.
Smart working – Un’altra novità del 2020 è la decisione di molte aziende di far lavorare i propri dipendenti a distanza con lo smart working. Non è una novità, ma in Italia l’uso della tecnologia per far lavorare la gente da casa non è mai stata così in voga come in tanti altri Paesi.
Eppure ci sono tanti vantaggi, sia per la salute dei lavoratori che per quella dell’ambiente e anche in termini di costi mantenendo alta la qualità del lavoro.

Il fatto di stare a casa e gestire i propri orari lavorativi in maniera autonoma sta portando molti giocatori a incontrarsi online sulle più popolari piattaforme come 888 poker. Anche i player professionisti, dunque, si stanno affidando allo smart working rifugiandosi sul web e giocando da casa, e i numeri lo stanno dimostrando. Secondo il pluricampione canadese Daniel Negreanuil gioco online offre dei vantaggi impareggiabili: “Giocare da casa è molto comodo. Puoi farlo davanti la TV, o mentre sei disteso sul divano, e avendo il frigorifero a completa disposizione. Inoltre, se al tavolo ti ritrovi un giocatore come Mike Matusow puoi silenziare la chat. Negli eventi live invece ti toccherebbe sopportarlo”. Scherzi a parte, le dinamiche e le strategie del gioco online sono le stesse, l’unica pecca è che non si possono osservare gli avversari per cogliere il linguaggio non verbale che ognuno comunica con il proprio corpo.
Effetto IA – Tra le ragioni del calo registrato nel settore molti incolpano il Decreto Dignità dell’agosto 2018, che ha limitato le possibilità di reclamizzare le poker house. Per altri, invece,una delle possibili cause della “fuga” potrebbe essere la paura dell’intelligenza artificiale, che sempre più sta prendendo piede nelle nostre vite. Il sospetto della sua “pericolosità”, almeno per chi gioca a Texas Hold ’em, è diventato realtà lo scorso luglio quando la rivista Science ha annunciato al mondo gli sbalorditivi risultati di Pluribus. Un IA programmata per giocare a poker che in un esperimento durato 12 giorni, in cui ha giocato 10mila mani, ha vinto in media 5 $ a mano arrivando a vincere circa 1000 $ l’ora. La cosa più entusiasmante per i ricercatori, e preoccupante per i giocatori, è che il sistema è stato in grado d’imparare dai propri errori, con una rapidità mai registrata prima da altri algoritmi analoghi. Pluribus ha anche imparato a bluffare riuscendo a ingannare i giocatori professionisti con cui si è misurato, imparando a trovare la strategia migliore nella maggior parte delle mani. Per i ricercatori della Carnegie Mellon University, uno degli intenti era quello di dimostrare che l’intelligenza artificiale è in grado di bluffare anche meglio di un essere umano.
Una tecnologia che rappresenta una grande opportunità per il futuro del mondo ma anche una realtà preoccupante se nelle mani sbagliate. Ciò dovrebbe spingere le Poker room a mettere in atto tutti gli strumenti necessari per proteggere gli utenti dai malintenzionati che, utilizzando delle tecnologie simili, potrebbero avvantaggiarsi a scapito di chi rispetta le regole con spirito sportivo.