“Io l’ansia per il coronavirus la capisco e la condivido. Ma penso che il coronavirus morirebbe sul colpo se si affacciasse a uno dei sottopassi lungo le Mura di Corso d’Italia o facesse una passeggiata fino a Porta Pia”. Così Valentina Caracciolo, consigliera Pd nel Municipio II.
“Oltre alle evidenti tracce di bivacco, che io pure mi chiedo a chi è che viene voglia di andare a bere una birra in mezzo a questa monnezza. Di spazzatura e di bivacchi ho scritto varie volte alle autorità competenti. Tra le tante, l’ultima a dicembre a Prefetto e Questore. Più o meno il 19 dicembre”.
“Eppure credo che la situazione lo meriterebbe, dal punto di vista della sicurezza, della salute pubblica, del decoro. Le Mura Aureliane sono un patrimonio di valore inestimabile. Non arrivo a capire come sia possibile lasciarle in questo stato e non sentirsi una (vorrei dire una sola parola ma mi astengo per decenza)”.
” La mia è una denuncia formale: alla Sovrintendenza, al Prefetto, alla Polizia locale, alla Asl. C’è un rischio sanitario evidente. C’è un rischio per gli automobilisti che usano il sottovia Ignazio Guidi, perché quelle sono uscite di sicurezza inutilizzabili in caso di incidente o incendio. C’è un’offesa quotidiana ai cittadini del mio bellissimo quartiere, Porta Pia, che ha speranza di rinascere solo grazie alla passione e all’impegno di alcuni, che con amore si stanno dedicando a progettare insieme a noi cose belle per quel patrimonio di inestimabile valore. Provo vergogna per quelli che dovrebbero e potrebbero agire, e non lo fanno”.