Un viaggio da via Casilina fino a via Gattinara, zona Montespaccato. Sul taxi quattro clienti: tre uomini sudamericani e una donna. A un certo punto nasce una discussione, probabilmente su chi dovesse pagare. Uno del gruppo dà in escandescenza: aggredisce il conducente, prova a mettersi alla guida e danneggia parte della carrozzeria. Il tutto intorno alle 6 di lunedì 17 febbraio.
Sul posto intervengono le Volanti, che bloccano un 25enne dell’Ecuador: il ragazzo finisce in manette per rapina, lesioni, interruzione di pubblico servizio e resistenza a Pubblico ufficiale. Il giovane, peraltro, è sottoposto a obbligo di dimora. Gli altri passeggeri, per il momento, fanno perdere le proprie tracce. Il tassista viene accompagnato in ospedale: per lui sono sette i giorni di prognosi.
“L’ennesimo episodio di violenza ai danni di un tassista in zona Montespaccato impone da subito una cambio di marcia e di applicare nuove misure di sicurezza al fine di tutelare tutti quei tassisti a oggi privi delle più elementari norme di sicurezza”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, che proprio alcune settimana fa, sul tema, ha presentato un emendamento per il prossimo collegato di bilancio da questa settimana in discussione alla Pisana.
“Ennesima aggressione nei confronti di un tassista durante l’espletamento del suo pubblico servizio – riportato sulla pagina Facebook Fit-Cisl Taxi News – su questo tipo di problematica se ne parla solo quando si accendono i riflettori mediatici. Solo in queste occasioni, ma neanche tanto, da parte delle istituzioni ascoltiamo scorrere fiumi di parole che, fino ad ora, non hanno visto seguire nessun fatto concreto. Alla categoria dei tassisti, purtroppo, sono rimasti solo gli oneri del servizio pubblico”.
“La mia proposta – spiega Giannini – intende salvaguardare la sicurezza dei conducenti dei Taxi. La Regione deve essere in grado, al fine di contrastare fenomeni criminali ai danni degli operatori del servizio Taxi, di tutelarne l’incolumità attraverso dei finanziamenti che prevedano l’installazione a bordo delle autovetture dei più comuni sistemi di sicurezza, di videosorveglianza e antirapina. Mi auguro che presto si possa svolgere una discussione aperta e disponibile da parte di tutti su un tema che purtroppo, considerati i recenti fatti di cronaca, non è più rinviabile”.
