“La Commissione Urbanistica del Comune di Ladispoli è stata convocata per il 4 Marzo alle h 16 ed il Consiglio seguirà a soli 3 giorni il giorno 7 Marzo.
Gli argomenti sono a dir poco di grandissimo impatto urbanistico.
1)-PARERE MOTIVATO SUL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) …DICHIARAZIONE DI SINTESI;
2)-“PIANO PARTICOLAREGGIATO PER INSEDIAMENTO PRODUTTIVO COMMERCIALE IN VIA AURELIA KM 38,00 …ADEGUAMENTO E REVISIONE…”; 3)-“ADOZIONE “PIANO PARTICOLAREGGIATO PER INSEDIAMENTO PRODUTTIVO – COMMERCIALE E RESIDENZIALE IN VIA AURELIA KM 37,700”; 4)-“LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO ECCLESIASTICO-APPROVAZIONE DEL PROGETTO …ATTESTAZIONE DI INTERESSE PUBBLICO”; 5)-“ADOZIONE “PIANO PER L’ ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.E.B.A.)” COMUNE DI LADISPOLI”.
Fin qui la notizia. Ma esiste un retroscena amaro di tutta la vicenda e coinvolge la funzione Trasparenza sia del Comune che ha anche valore etico.
Stiamo parlando di cinque punti importantissimi per l’urbanistica che impatteranno sulla vivibilità di tutti i giorni di tutti i cittadini, e per sempre visto che sconvolgeranno il territorio.
Iniziamo con la risposta alle prescrizioni VAS che la Regione ha imposto al Comune, per passare ad una variante dei Centri Commerciali al km 38, già discusso per la sua opportunità ed aggiungiamo un nuovo Piano Integrato al Km 37 tutto da scoprire per poi passare ad un progetto privato che viene assunto di interesse pubblico a ridosso della Parrocchia di Palo. Da ultimo l’adozione, finalmente, del PEBA per la rimozione delle barriere architettoniche. Per visionare e discutere i documenti e cartine, molte decine, dei cinque punti abbiamo scoperto che sono stati dati pochissimi giorni, meno di cinque e dopo solo otto giorni verrà chiesto di votare assumendosi le responsabilità che ne conseguono. Dato che questo uso dei modi opachi e delle tempistiche accelerate è diventato consueto quando si parla di urbanistica a Ladispoli, è ormai evidente che si tratti di un velo di nebbia che vuole coprire ciò che è a dir poco discutibile.
I risultati di questo modo di fare, arrogante e spregiudicato lo abbiamo visto nel tempo. Prima è stata negata la VAS che poi è arrivata con tre anni di ritardo.
Adesso si è negata la partecipazione dei cittadini alle risposte che verranno inviate ma che impatteranno sui progetti che, contemporaneamente si chiede di votare senza sapere se la Regione le riterrà adeguate.
Nessuno conosce i contenuti dei Piani e delle Modifiche richieste fino all’ultimo quando l’unico modo per opporsi sono costosi ricorsi al TAR invece di un sano confronto. Si parla di un progetto Ecclesiastico nel quale non si capisce il limite fra pubblico e privato.
Diventa motivo di sospetto profondo, per non dire evidente. che sia una tecnica volta a sovraccaricare di decisioni urbanistiche il Consiglio senza prevedere adeguati tempi di controllo e dando alla Commissione Urbanistica un ruolo assolutamente marginale e privo di importanza.
Sono metodi ben poco trasparenti ma tant’è che è uso di questa amministrazione lavorare senza dare visibilità, neanche quella dovuta fino a quando i giochi non siano fatti e per le referenze basta chiedere ai lottisti dell’Olmetto dove le grandi manovre sono in atto con buona pace di dieci anni di fermo ingiustificato se non l’interesse a volerlo gestire non come dovrebbe essere, come ci segnala qualche lottista. Ma di questo verificheremo e parleremo a tempo e luogo”.
cardinal Mazzarino