É sempre più a rischio il litorale di Ladispoli e dintorni. La forza delle correnti marine e i venti minacciano costantemente il lavoro di preparazione alla stagione degli stabilimenti balneari del territorio. Da ormai tre giorni il mare sta scavando con sorprendente forza la riva del litorale formando un “gradino” di sabbia alto più di 10 centimetri.
Lo storico stabilimento il Columbia, sul lungomare di Regina Elena, sta subendo questo danno che ancora non sembra arrestarsi: “Come noi anche gli stabilimenti verso Torre Flavia hanno riscontrato questo strano fenomeno del ‘gradino’ ed anche quelli di Campo di Mare.”
Le nuovi correnti marine hanno prodotto questo tipo di fenomeno che, come ricordato dal gestore dello stabilimento Columbia non si è mai verificato. “Abbiamo perso circa 20 metri di spiaggia e da tre giorni si sta alzando questo ‘scalino’, alquanto pericoloso per chiunque. Ci sono zone meno colpite perché sono protette da barriere artificiali di scogli che bloccano la forza delle onde”.
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“Abbiamo dovuto dimezzare le staccionate di confine dello stabilimento – continua – poiché sono state travolte e divorate dal mare. Durante tutta la stagione estiva molte entrate derivano dai lettini singoli che posizioniamo lungo la riva ma con questo ‘gradino’ si rischia anche un crollo improvviso della spiaggia.”
“I fatti si riducono a zero! – conclude il proprietario dello stabilimento- Il Comune e la Regione devono intervenire il prima possibile per evitare che il mare raggiunga livelli ancora più gravi divorando la spiaggia. Mentre i politici parlano la natura agisce! E non sappiamo per quanto ancora agirà; sta di fatto che quest’anno l’estate e il bel tempo proprio non vogliono arrivare e noi, gestori di stabilimenti, ci ritroviamo con l’acqua alla gola, in tutti i sensi.”
Il presidente di Asso Balneari Ugo Boratto ha dichiarato: “Bisogna far presente al Comune questi danni poiché è l’unico in grado di avvertire la Regione Lazio. Purtroppo ci sono dei soldi vincolati e finché rimangono in questa situazione possiamo fare ben poco per gli stabilimenti colpiti. I soldi devono essere stanziati per creare intelaiature in grado di bloccare tali correnti corrosive.
Quest’anno la forza del mare ha colpito la parte centrale del mare di Ladispoli creando seri problemi. Se non si muoverà nulla dall’alto delle istituzioni – ha concluso Boratto –interverremo in forma privata. Noi continueremo a spingere il Comune e la Regione a un intervento repentino.”