Lo scontro durante la partita allo stadio Fronti; intervenuti i Carabinieri ma non ci sono denunce
«A Santa Marinella ci hanno picchiato». E la replica: «Non è vero, i Carabinieri li abbiamo chiamati noi». Seconda Categoria, girone B, stadio Fronti di Santa Marinella. Si gioca l’11esima di ritorno con i padroni di casa dell’atletico, primi in classifica che ospitano il Sutri, sesto ma senza ambizioni di primato.
Finisce 1-1 ma il problema è quello che raccontano da Sutri via social, ovvero di uno schiaffo che sarebbe stato rifilato al portiere Domenico Palombi da qualcuno che si era appostato dietro la porta.
Inoltre si parla di aggressioni ai giocatori. Ma dal sodalizio nerazzurro rispondono per le rime, con il battibecco proseguito poi sulle pagine delle rispettive squadre.
In un comunicato dalla società cimina, si parla di un’aggressione subita da due tesserati e la paura dei giocatori al termine della gara: «È accaduto tutto nella ripresa – dice il vice presidente Roberto Taschini – quando alcune persone che stazionavano dietro la porta difesa da Palombi, sono entrate schiaffeggiandolo. Poi un giocatore avversario appena espulso ha aggredito alle spalle Davide Casamassa. Al fischio finale, alcuni dirigenti e giocatori dell’Atletico Santa Marinella hanno provato a colpire gli altri ragazzi mentre stavano andando negli spogliatoi e ad avere la peggio è stato ancora Palombi. A quel punto, la squadra è rientrata in campo per evitare il peggio. Tanti dirigenti dell’Atletico si sono dissociati. Sono arrivati anche i Carabinieri che faranno il loro lavoro. I ragazzi colpiti non hanno sporto nessuna denuncia». A proposito di Carabinieri, allo stadio Fronti si sono presentate diverse pattuglie dalle stazioni di Santa Marinella e Santa Severa ma di denunce non ne sono state sporte. Non solo: i militari non hanno riscontrato contatto fisico tra tifosi, né feriti. Soltanto giocatori che si sono spintonati in campo e nessuna querela formalizzata.
Questi ultimi fatti combaciano maggiormente con la versione proposta dall’Atletico Santa Marinella, ben diversa da quella raccontata dal Sutri. Certo, sono volate parole grosse ma né l’arbitro né gli avversari sono stati toccati: «Abbiamo subito trattamenti ben peggiori su atri campi – racconta il direttore tecnico nerazzurro Emiliano Perticarà – come su qualche campo di Roma, dove ci hanno sommersi di sputi e bicchieri pieni di non si sa di cosa. Con la squadra che abbiamo non ci servono questi mezzucci, perché siamo competitivi per giocarcela sul campo. Anzi, spesso subiamo perché qualche giocatore è giovane. Da quanto hanno scritto a Sutri sembra che l’Atletico vada a fare le guerre comportandosi da pecorelle in trasferta e da leoni in casa». Poi sul dettaglio dei fatti: «Piuttosto quello è il tipico atteggiamento dei viterbesi. Battibecchi con il pubblico sì, ci sono stati per le perdite di tempo ma gli ospiti la partita se la sono giocata come giusto che fosse. L’arbitro è andato in affanno, specie quando abbiamo segnato il 2-1 che però ha annullato. Lì si è ingenerato il caos ma lo schiaffo di cui parla il portiere Domenico Palombi io non l’ho visto. Escludo qualunque altro contatto anche perché se qualcuno fosse stato ferito sarebbe intervenuta l’ambulanza, che non è mai arrivata, e addirittura i Carabinieri li abbiamo chiamati noi. Dispiace che si arrivi a questo, laddove si toglie tempo alle famiglie per essere poi trattati così. Con un arbitro competente non sarebbe accaduto nulla», la conclusione di Perticarà.