Una struttura però ci sarà: come spiega l’assessora comunale all’Ambiente, Alfonsi, “sono già stati avviati alcuni confronti per una localizzazione”
Esultano un po’ tutti: il Municipio (III-Montesacro), i cittadini, i comitati, i politici in ordine sparso. Insomma, grandi festeggiamenti per l’annuncio che l’impianto di spazzamento all’ex Tmb Salario non si farà. Ma non ciò non significa che non verrà realizzato altrove. Su questo punto l’assessora comunale all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, è chiara: “”Dopo tutte le verifiche fatte e dopo un confronto serrato col sindaco, la scelta è stata quella di delocalizzare questo impianto in un altro sito. L’impianto comunque si farà: sono già stati avviati alcuni confronti per una localizzazione. Faremo delle commissioni su questo cambiamento di localizzazione”.
Alfonsi, comunque, evidenzia l’importanza di realizzare l’impianto, in quanto le terre di spazzamento “per una metropoli come Roma sono fondamentali, perché recuperiamo sabbie, ghiaino, materiali ferrosi utili anche per la città, per gli asfalti, per le risorse. È un impianto di economia circolare, un impianto a cui la città non può e non deve rinunciare. E’ un impianto, e lo dico a tutti i municipi, piccolo, da 30 mila tonnellate, soltanto un terzo della necessità che la città avrà da quando abbiamo rimesso in campo le spazzatrici. In questi giorni – ha concluso Alfonsi – ci sarà una comunicazione ufficiale da parte di Ama a Giubileo dove si chiede la localizzazione perché la città non perda i fondi e li possa utilizzare nei tempi, posizionando l’impianto in un altro sito cittadino”.
Il Municipio III gioisce
Il selfie da piazza Sempione vale più di mille parole. Anche se il minisindaco, Paolo Marchionne, ha qualcosa da dire: “Sono molto soddisfatto di quanto emerso dalla commissione Ambiente capitolina convocata dal consigliere Giammarco Palmieri. Sono state recepite le osservazioni promosse dal Municipio – va avanti – e redatte insieme all’Osservatorio permanente municipale, che puntavano ad evidenziare l’impossibilità di insediare un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti in un centro densamente abitato come quello di Fidene, Villa Spada, Castel Giubileo e Serpentara, e per questa ragione non si farà”.
Marchionne aggiunge: “Ero convinto fin dall’inizio che questo sarebbe stato l`esito, perché sia come Municipio, con voce univoca, che come cittadinanza, con l`Osservatorio permanente che ringrazio per la tenacia e la serietà, mai abbiamo fatto prevalere nell`analisi della proposta di Ama di un nuovo impianto presso l`area del Salario ed evidenziando le criticità e le incongruenze, mai siamo stati animati da localismi o da sindrome `nimby`, ma dalla volontà di fare la nostra parte nella chiusura del ciclo dei rifiuti su cui per primo nella storia della città, il Sindaco Gualtieri, insieme l`Assessora Alfonsi, sta lavorando. In questi mesi siamo stati costruttivi, pazienti e tenaci, altrettanto faremo per le attività di bonifica ambientale che Ama sta portando avanti, come per il futuro di riqualificazione del sito. Un altro obiettivo raggiunto dalla giunta e dall’amministrazione municipale che ho l’onore di guidare. Una battaglia giusta per la tutela della salute dei cittadini e delle cittadine del Municipio III”.
Gli altri commenti
L’osservatori No Tmb ringrazia vivamente tutti per lo stop all’impianto di spazzamento, il consigliere del Partito democratico, Riccardo Corbucci nota: ““Finisce l’incubo per gli abitanti di Fidene, Villa Spada, Castel Giubileo e Serpentara che dopo otto anni di miasmi prodotti dall’ex Tmb Salario temevano l’ingresso di nuovi rifiuti nell’area di proprietà dell’AMA, su via Salaria 981, nel Municipio III. Infatti l’impianto per il trattamento di circa 30mila tonnellate l’anno di rifiuti derivanti dalle terre di spazzamento non sarà più realizzato lì, ma in un altro sito, perché insostenibile dal punto di vista ambientale. Un grande risultato raggiunto dopo un lungo e articolato lavoro portato avanti dall’Assemblea Capitolina, dopo varie attività di verifica e sopralluoghi e soprattutto dopo numerosi confronti con il Sindaco che ha ascoltato i consiglieri comunali, il Municipio e i cittadini che da anni lottano perché l’area del Salario non abbia nessuna impiantistica”.
Stefano Erbaggi, consigliere del Comune di Roma in quota Fratelli d’Italia, chiosa: “Ci sono voluti mesi, ma finalmente la giunta Gualtieri ha dovuto dare ragione a Fratelli d’Italia e ai cittadini facendo retromarcia sul Tmb Ama Salario. Alfonsi ha dichiarato che non sussistono le condizioni necessarie per realizzare l’impianto delle terre di spazzamento in quell’area. Non possiamo far altro che esprimere grande soddisfazione per una scelta che dà ragione al nostro percorso al fianco dell’Osservatorio permanente dei Comitati cittadini, da sempre in prima linea su questa posizione. Insomma, l’impianto non si farà perché il luogo scelto da Gualtieri e dalla sua giunta non è idoneo, come Fratelli d’Italia ha sostenuto sin dall’inizio”.
