Ladispoli, Augello dà i numeri, ma gli atti lo smentiscono • Terzo Binario News

di Francesco Scialacqua

Per il delegato all’igiene urbana del comune di Ladispoli Carmelo Augello il nuovo appalto rifiuti sarà estremamente conveniente per i ladispolani. Se sui punti di vista si può o non si può essere d’accordo, va detto che davanti alla matematica le opinioni cadono. I numeri forniti dal delegato Augello sono sbagliati e per dimostrarlo basterà prendere i documenti approvati e pubblicati sull’albo pretorio.

Prima di entrare nel merito è necessario fare una premessa. Prima di pubblicare la nostra inchiesta sui conti dell’appalto, ho personalmente contattato il delegato con il quale ci siamo confrontati cordialmente sui numeri. Sarebbe stato piacevole inserire una sua dichiarazione, ma riportare la sua frase “L’appalto è conveniente, non so rifarti i conti perché sono difficili, ma me li hanno spiegati i tecnici” sarebbe stato sconveniente per lui e poco edificante per la città. La clemenza nei suoi confronti sembra però essere stata ripagata con l’astio del comunicato stampa uscito ieri. Tra l’altro non è la prima volta che escono comunicati stampa con livore gratuito, quando gli stessi consiglieri hanno sempre avuto rapporti molto cordiali con la nostra redazione. Una volta sono partiti dall’ufficio stampa anche insulti diretti al nostro giornale, e ci è stato spiegato che in genere l’ufficio stampa calca la mano. Ne prendiamo atto.

Tornando alla questione rifiuti se quindi il delegato non ha studiato i numeri e se li è fatti raccontare per come li ha riportati nel comunicato stampa di smentita, gli consiglio di leggersi i documenti di gara, perché si accorgerà che, chi ha confezionato il comunicato stampa, lo ha esposto ad una brutta figura.

Il delegato nel comunicato stampa afferma: “L’importo contrattuale che verrà riconosciuto a chi si aggiudicherà la gara, sarà di euro 36.109.400,47, che diviso i 7 anni di contratto corrisponde ad euro 5.158.485,78 l’anno. Inoltre – conclude Augello – nella gara vanno previsti per legge eventuali servizi complementari corrispondenti al 10% dell’importo contrattuale ed eventuale proroga tecnica.”

Come si può vedere nella tabella sottostante, estratta dalla DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 478 DEL 28/03/2019 (Scarica la determina) i numeri dell’assessore non sono affatto reali.

I dati della DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 478 DEL 28/03/2019 per la gara d’appalto

Innanzitutto va capito come è possibile che il delegato conosce già l’importo di aggiudicazione di una gara che deve essere ancora bandita. (“L’importo contrattuale che verrà riconosciuto a chi si aggiudicherà la gara, sarà di euro 36.109.400,47″). Secondo come si può vedere dalla tabella sopra, l’appalto a gara ha un importo totale di 46,8 milioni e non 36 come indicato da Augello. Dai nostri conti ci eravamo tenuti oltretutto prudenti. Da questo importo avevamo infatti tolto la parte di proroga tecnica di 6 mesi per poter fare correttamente la divisione dell’importo per 7 anni. Avevamo inoltre ipotizzato un ribasso del 3% facendo una stima ancora più prudente. Parliamo di ipotizzare perché, a differenza del delegato, non abbiamo la palla di vetro e non sappiamo quindi a quanto si aggiudicherà una gara che si deve ancora bandire. Se poi il delegato oltre all’importo ci sa indicare anche il nome della ditta che vincerà, potremo poi dire al termine della procedura se la sua palla di vetro funziona.

Per quanto riguarda la decurtazione dei servizi opzionali, come si può a prescindere dire che non serviranno? Solo nell’anno scorso sono stati fatti acquistare migliaia di euro di nuovi cestini per la raccolta rifiuti. Nei prossimi 7 anni non si prevede quindi nessun altro intervento?

Circa al fatto che il nuovo appalto avrà più servizi va anche detto che non ne avrà degli altri. Pensate ad esempio al fatto che nella zona case sparse non verrà ritirato l’umido.

Ritornando ai numeri, ammesso pure che sia di 36,1 milioni di euro come sostiene il delegato che non ammette possibilità di imprevisti, aggiunta l’iva siamo di nuovo a 40 milioni d’appalto che diviso per 7 anni fa 5,7 milioni contro circa i 6. Un risparmio di soli 300 mila euro pari alla decurtazione applicata quest’anno alla Massimi per non raccogliere l’umido nelle zone periferiche per 6 mesi. Sarà quindi legittimo poter sostenere che l’appalto non è poi così vantaggioso?

Pubblicato giovedì, 4 Aprile 2019 @ 06:54:34     © RIPRODUZIONE RISERVATA