In attesa di sapere che futuro avrà l’impianto Saraudi una rimpatriata in via Valle d’Aosta
Provare a far rivivere quello che fu il Pro Campo Oro attraverso un libro. Sembra assurdo eppure l’amore verso il campo Saraudi è ancora vivo nel quartiere e nessuno vuol continuare a vedere la giungla di erbacce che è diventato adesso. Così Kempes Astolfi, un civitavecchiese trapiantato da anni a Dubai con un passato in biancazzurro ha inventato una storia di fantasia ambientata nel 1990 che vede fra i protagonisti i giocatori del Pro Campo di quel periodo.

La prefazione è stata affidata a Salvatore Schillaci, il protagonista delle Notti Magiche di quell’anno. Il libro si intitola “La partita di pallone” e parte dei proventi saranno destinati proprio al recupero del Saraudi.
Intanto la presentazione del libro ha rappresentato un’occasione ghiotta per una rimpatriata fra coloro che hanno calcato l’impianto di via Valle d’Aosta. Una cinquantina fra ex giocatori, allenatori dirigenti e familiari si sono ritrovati per fare il punto della situazione per rinverdire i ricordi certo, ma anche per immaginare un futuro diverso per l’impianto che non siano erba alta e abbandono. Così si sono ritrovati i parenti di Carlo Paielli, che del Pro Campo è stato presidente storico e sanguigno, o Mario Marini, più che il custode del Saraudi ne rappresentava la vera e propria vestale massima ed era l’opposto di Paielli: silenzioso, insegnava tramite l’esempio e per questo perfettamente compatibili. Orde di ragazzini tolti dalla strada, in quartiere negli anni ‘80-’90 di periferia come Campo dell’Oro, e uno spazio di gioco parte integrante della comunità. Poi ‘abbandono, un progetto di qualificazione con la trasformazione in skate park disegnato della precedente amministrazione, poi naufragato. Oggi qualche segnale di vita quando dal Pincio hanno deciso di ripulire ma ora è tornata la giungla, nell’attesa di un ritorno alla vita vera del Saraudi. Anche da Fdi Civitavecchia si sono interessati alla vicenda.