Il "Futuro sospeso" della Civitavecchia-Orte, tra cantieri abbandonati e il sogno di una riattivazione • Terzo Binario News

Il “Futuro sospeso” della Civitavecchia-Orte, tra cantieri abbandonati e il sogno di una riattivazione

Mag 31, 2024 | Cronaca, Trasporti

Il dato in un dossier sulle ferrovie sospese dello Stivale

In quasi tutte le Regioni esistono linee ferroviarie sospese e chiuse all’esercizio. Il Lazio, in tal senso, non ne è esente. Un esempio su tutti è la Civitavecchia-Orte. Il risultato finale è che nel nostro Paese ci sono circa 1200 chilometri di linee ferroviarie chiuse o meglio “sospese” all’esercizio, che, “meriterebbero di essere riaperte al traffico passeggeri e di cui ancora si attende di conoscere il destino definitivo”. Questo, in sintesi, l’incipit del dossier “Futuro sospeso”, giunto alla sesta edizione. Un lavoro a più mani, che porta diverse firme: Biblioteca Cesare Pozzo, Fiftm, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, UTP AssoUtenti e Comis-Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile.

La Civitavecchia-Orte, chiusa tra il 1961 e il 1994, è una linea di gronda nell’alto Lazio “che avrebbe dovuto costituire un itinerario per le merci tra l’Adriatico (porto di Ancona) ed il Tirreno (porto di Civitavecchia), servendo lungo il percorso le acciaierie di Terni ed evitando il nodo congestionato di Roma”. Già in parte ricostruita negli anni Novanta, “ha visto in seguito l’abbandono dei cantieri. Dal punto di vista dei passeggeri – si legge nello studio – potrebbe intercettare una parte del turismo originato dalle grandi navi da crociera che fanno scalo a Civitavecchia, proponendo itinerari paesaggistico-culturali di grande interesse verso Viterbo e la Tuscia”. Recentemente, viene sottolineato, “la Regione Lazio ha espresso interesse per la riattivazione della linea. Obiettivo per il quale si battono da anni comitati ed associazioni attive nell’Alto Lazio. È molto attivo il Comitato per la riapertura della ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia, che coinvolge comuni, istituzioni locali e associazioni di categoria del territorio. È inserita nella legge 128/2017 per le ferrovie turistiche e nel recente Decreto attuativo su cui c’è stata l’intesa Governo-Regioni”.

c.b.