“Me ne frego” sostanzialmente firmato: Alessandro Grando sindaco di Ladispoli.
È sconvolgente, un sindaco organo di governo cittadino che dovrebbe rispondere analiticamente alle varie tematiche che emergono dal territorio anche in modo critico, ma con dati alla mano ecco come risponde alla proposta di fusione riportata alla ribalta da #PoterealPopolo locale.
Ma si sa “LVI” è fatto così e risponde così sostanzialmente con un “Me ne frego” sempre un po a tutti quelli che non gli stanno in sintonia, in modo imperativo dimostrando non solo arroganza, ma anche ignoranza nel merito.
Qua infatti non si tratta tanto di rispondere al quesito portato avanti da “poche persone”, ma a un dibattito serio basato su una legge nazionale tuttora vigente che apre a questa possibilità di fusione comunale tra #Cerveteri e #Ladispoli di cui da sempre si parla in modo carsico.
La fusione caro, anzi non caro, Sindaco #Grando non è come dici tu una “salvezza” ma è un’opportunità, ma sai per chi?
Non certo per gli imprenditori che fanno i Sindaci come te o per gli strati di popolazione abbienti e o tutelati, ma per quelli che non arrivano a fine mese.
E allora lo chiedo non solo all’improbabile Sindaco Grando perché sarebbe pure tempo sprecato, ma a tutti i protagonisti della politica locale, anche ai cosidetti progressisti, quali sono le opportunità in alternativa alla fusione che possono essere basate sulle leggi in vigore e non solo sulle promesse elettorali? Rispondere anche in modo critico, ma analitico, senza la metafisica del campanilismo, please.
Come facciamo a trovare nuove risorse e mettere in linea i conti e gli organici ancorati a una “spesa storica” che da decenni nei due comuni è completamente inadeguata?
Il dibattito è aperto, e rispondere che basterebbe cambiare sindaco é del tutto insufficiente. Lo so io, lo sapete anche voi.