Goletta Verde boccia il Litorale Nord: "Male le acque marine di Ladispoli, Santa Marinella, Cerveteri e Tarquinia" • Terzo Binario News

Goletta Verde boccia il Litorale Nord: “Male le acque marine di Ladispoli, Santa Marinella, Cerveteri e Tarquinia”

Ago 3, 2025 | Ambiente, Ladispoli, Santa Marinella

Il report regionale dei campionamento di Legambiente con problemi alle foci del Vaccina, a Capolinaro e allo sbocco del Marta

Metà dei punti campionati da Goletta Verde nel Lazio oltre i limiti: su 24 sono 12 quelli risultati oltre i limiti di legge, di cui 11 fortemente inquinati e 1 inquinato. Di questi 12 campioni oltre i limiti di legge, 8 sono stati prelevati alle foci di fiumi o canali e 4 a mare.

I prelievi lungo le coste del Lazio – 12 punti campionati a mare e 12 punti campionati presso la foce di fiumi – sono stati svolti dai volontari e dalle volontarie di Legambiente tra il 14 e il 17 luglio mentre le analisi sono state affidate a laboratori sul territorio

In provincia di Roma 7 punti sono risultati fortemente inquinati. In particolare, si tratta del punto alla foce del canale su Via Aurelia altezza km 64 nel comune di Santa Marinella; la foce del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri; la foce del Rio Vaccina a Ladispoli e la foce del fiume Tevere tra i comuni di Ostia e Fiumicino, tutti punti prelevati in foce.

In provincia di Viterbo 1 punto inquinato. Si tratta del campione prelevato alla foce del fiume Marta, a Tarquinia in provincia di Viterbo.

I commenti da Goletta Verde

“I risultati del monitoraggio dei tecnici di Goletta Verde nel Lazio ci confermano che il sistema di depurazione deve essere migliorato e che è necessaria un’opera di contrasto agli scarichi abusivi – il commento di Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. Il tallone d’Achille sono le foci dei fiumi, infatti è qui che sono ben 8 dei 12 punti oltre i limiti di legge. Grazie al lavoro di Goletta Verde riusciamo a restituire lo stato di salute dei mari che bagnano le nostre coste, non diamo patenti di balneazione per interi territori ma evidenziamo le criticità da superate perché i dati migliorino. Raccogliamo anche segnalazioni dalla cittadinanza come per il punto campionato al canale Sant’Anastasia dove, a un risultato entro i limiti di legge in foce e dopo alcuni alert su scarichi sospetti, è stato effettuato un secondo prelievo dentro il canale, circa 100 metri a monte della foce, risultato poi inquinato. Troppi punti critici poi sono in aree di fortissima balneazione, come nei punti di Nettuno, Anzio, Santa Marinella e Minturno, qui bisogna aggredire velocemente le criticità per consentire un’economia del mare sana e sostenibile; altro appunto è da fare sui divieti di balneazione che non vengono rispettati, nel corso dei prelievi al canale Loricina a Nettuno è stata rilevata la presenza di molti bagnanti. Ci  appelliamo alle autorità che monitorano la qualità dell’acqua, alla Regione e ai Comuni e ai gestori del servizio idrico che curano il funzionamento degli impianti di depurazione, perchè il nostro bel mare migliori, e ci mettiamo a disposizione di tutti per indagare sulle cause e risolvere i problemi emersi”.

 “Con Goletta Verde ogni anno approdiamo nelle regioni costiere italiane oltre che per dare un quadro sullo stato di salute delle acque anche per fare informazione e sensibilizzazione su temi come tutela della biodiversità e energie rinnovabili – dichiara Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde. La campagna vuole essere da stimolo ad autorità e amministrazioni territoriali a compiere maggiori sforzi nella salvaguardia dei nostri mari: impianti poco efficienti o obsoleti, scarichi abusivi e reflui che non passano per i depuratori sono un danno incalcolabile per la risorsa mare”.

Il monitoraggio scientifico

I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione”.

LEGENDA.
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.

FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.