Entro l’anno è prevista l’asta
“La vendita all’asta e il possibile cambio di destinazione di un’area che è destinata da un secolo a pubblici servizi sta avvenendo nel silenzio più totale della Amministrazione capitolina che a nostro avviso sta sottovalutando le conseguenze di questa scelta, che può avere ricadute negativa sull’assetto urbanistico e sulla qualità della vita nei nostri quartieri”. A scriverlo sono Coordinamento Insieme XVII, Civico 17, Comitato Cittadino Della Vittoria, Comitato Mazzini, Comitato Teulada Casali Strozzi, Osservatorio 7, Prati in Azione !, CRCS Coordinamento Residenti Città storica, Euro solar Italia, Italia Nostra Roma, PSP Progettazione Sostenibile Partecipata, Rinascimento di Roma.
Da qui la richiesta, rivolta al Municipio I e alla commissione consiliare urbanistica: convocare quanto prima “sedute pubbliche sull’alienazione dell’ex-deposito ATAC di Piazza Bainsizza”.
L’input è stato dato dal Coordinamento Insieme XVII, in collaborazione con le associazioni civiche operanti nei quartieri Prati, Trionfale e Della Vittoria, dopo che sui cancelli perimetrali del deposito sono comparsi, nei giorni scorsi, i cartelli della società immobiliare Yard Real Estate, che ha l’incarico, entro l’anno in corso, di espletare la procedura di vendita all’asta.
“E’ stato semplicemente ignorato – ha dichiarato i rappresentanti delle Associazioni – il progetto partecipato elaborato da cittadini e Comitati locali per il riutilizzo del complesso immobiliare, formalmente presentato già diversi anni fa, mentre nessuno ha chiarito che fine faranno i servizi pubblici, anche di rilievo socio-sanitario, attualmente presenti all’interno dell’ex-deposito e come intende ATAC risolvere i problemi della nuova mobilità su ferro prevista sull’asse di viale Angelico.”
“La rigenerazione a fini sociali ed ambientali del patrimonio pubblico dismesso – hanno insistito – è la vera sfida urbanistica per il futuro della città, una scommessa che non si può continuare ad evocare nei convegni per poi negare nei fatti. Per questo non intendiamo rinunciare ad una grande potenzialità per il quartiere a fronte del classico piatto di lenticchie, che certo non risolverà la voragine dei conti Atac, e ribadiamo con forza la richiesta alle istituzioni di riaprire un percorso partecipato.”