Riceviamo da Emanuele La Rosa, consigliere comunale Movimento Cinque Stelle, e pubblichiamo.
Uno dei punti cruciali del programma elettorale per il Movimento Cinque Stelle era la sinergia tra Autorità Portuale e Amministrazione Comunale. La disponibilità dell’amministrazione a collaborare è stata dimostrata in occasione dell’adeguamento tecnico funzionale del piano regolatore della darsena grandi masse.
D’altronde, il disinteresse verso la città è stato dimostrato in occasione della tassa di transito, nella questione del contratto idrico verso Port Utility, nonché la questione del trasporto pubblico locale sotto bordo. Davanti alle aperture, secondo me eccessive, dell’amministrazione verso il nuovo piano regolatore portuale, si assiste a un atteggiamento elusivo da parte dell’autorità portuale. Davanti ad una città in sofferenza questo comportamento è inaccettabile.
In sostanza, il porto sembra una città a parte nella città di Civitavecchia e quanto è situato fuori dalle sue mura non sembra interessare all’Autorità Portuale (non mancano relazioni ministeriali a sostegno di questa tesi).
L’amministrazione è tenuta a fare una terna per il rinnovo della carica di Presidente dell’Autorità Portuale e, nella mia convinzione che Porto e Città debbano collaborare insieme traendo vantaggi reciproci, il sindaco Cozzolino non può non tenere conto di ciò che ha rappresentato l’attuale presidente per Civitavecchia.