 “La guerra dei manifesti non si limita alle squadre di coloro che strappano o imbrattano le affissioni degli altri candidati. Ora siamo arrivati anche a non rispettare più i defunti, nel modo ancora più subdolo che ci possa essere: quello di strappare dalle plance elettorali i manifesti altrui per poi riattaccarli sugli spazi riservati ai necrologi”.
“La guerra dei manifesti non si limita alle squadre di coloro che strappano o imbrattano le affissioni degli altri candidati. Ora siamo arrivati anche a non rispettare più i defunti, nel modo ancora più subdolo che ci possa essere: quello di strappare dalle plance elettorali i manifesti altrui per poi riattaccarli sugli spazi riservati ai necrologi”.
Questo è quanto è stato dichiarato dal comitato elettorale per Grasso Sindaco che spiega: “Quanto detto è accaduto stamattina nella rotonda tra via Isonzo e via Roma (e non è da escludere che il gesto possa essersi ripetuto altrove) dove un manifesto del candidato sindaco Massimiliano Grasso è stato staccato da una plancia poco distante per essere incollato sopra gli spazi dedicati agli annunci funebri. Un gesto da condannare e che si commenta da solo, probabilmente messo in atto da chi, nella sua campagna tutta mirata con falsità e menzogne contro Grasso, nei giorni scorsi aveva già imbrattato tutta la città con manifesti anonimi attaccati su campane del vetro e cassonetti”.
 
					