
La piazza, la chiesa, e un degrado deprimente. Piazzale Piccinato, in altre parole il sagrato della chiesa del Gesù Divino Lavoratore. Zona residenziale, una comunità raccolta intorno alla bocciofila, alla Pro Loco che si affaccia sulla piazza laddove lì una volta c’era un asilo.
Oggi invece è diventata il luogo di scorribande di cui si rendono protagonisti giovinastri ogni notte, pensando che la piazza sia terra di nessuno, un posto di cui impadronirsi.
Non è così, anche se le scritte che coprono i muri e i pavimenti inducono a pensare il contrario. Come la panchina divelta, che diventa il punto di ritrovo delle sette del pomeriggio durante l’estate e che regala ombra. Neanche più quella seduta hanno a disposizione. Come quei giovani non hanno rispetto del luogo sacro di fronte visto che usano la porta della Gedila come quella di un campo da pallone giocando di notte.
La Curia ha avanzato rimostranze nei confronti del Pincio, oltre ad aver sollecitato controlli più frequenti alle forze dell’ordine. Interventi ce ne sono stati, qualcuno è anche finito al commissariato eppure sono sempre lì. Ma soprattutto sempre pronti a devastare la stessa piazza che frequentano quotidianamente.

