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Dal Gruppo Consiliare Pd e dalla neo eletta Direzione del Partito Democratico arriva una presa di posizione netta e contraria riguardo la notizia circolata di recente che posizionerebbe un megadigestore di rifiuti in località Monna Felicita. E l’esortazione all’amministrazione a far sentire la propria voce contro il progetto.
“È recentissima la comunicazione ufficiale del Ministero della Transizione Ecologica che archivia il procedimento di valutazione di impatto ambientale per il progetto di una nuova unità a ciclo combinato richiesta da Tirreno Power” scrivono gli esponenti Pd, parlando di una vittoria del partito e “per tutti coloro che si sono spesi per scongiurare un ulteriore servitù sul nostro territorio che ci avrebbe ulteriormente legato a doppio filo alla produzione di energia elettrica da fonti fossili”. Anche se, continuano, “rimane in campo il progetto per il turbogas di Enel che dobbiamo continuare ad avversare con tutte le nostre forze e ad ogni livello istituzionale”.
“Tuttavia, al di là della questione energetica, non si può non esprimere preoccupazione per la notizia diffusa dalla stampa a proposito di una accelerazione del processo di eventuale autorizzazione per la realizzazione di un megadigestore di rifiuti in località Monna Felicita – l’allarme del Pd -. La nostra posizione di netta contrarietà affonda le radici nella assoluta consapevolezza che il nostro territorio non è in grado di tollerare questa forma di insediamento che avrebbe un notevolissimo impatto ambientale su tutto il comprensorio. La presenza delle centrali, che riteniamo debbano nel tempo essere dismesse liberando i siti per altre destinazioni; il porto che ha avviato solo ora percorsi di ambientalizzazione ma che, ad oggi, rappresenta un serio problema per la qualità dell’aria; il forno crematorio e altre forme di produzione hanno nella loro somma e complessivamente presi un effetto negativo intollerabile sull’ambiente. Nulla può essere aggiunto”.
“Al contrario pensiamo che si debbano porre in essere tutte le iniziative utili a liberare il territorio da servitù ambientali che precludono o ostacolano un nuovo modello di sviluppo – esortano dal Pd -. Nel merito non possiamo trascurare che si tratterebbe di un servizio di trattamento per un enorme volume di rifiuti, di gran lunga superiore, più di dieci volte, quella che può riferirsi alla nostra città e ai Comuni a noi limitrofi. Esso avrebbe oltre che un effetto diretto, ma anche uno indiretto, a partire dai numerosi mezzi su gomma necessari al trasporto dei rifiuti”.