Cinquant'anni fa il rogo di Primavalle e la tragedia dei fratelli Mattei • Terzo Binario News

Cinquant’anni fa il rogo di Primavalle e la tragedia dei fratelli Mattei

Apr 16, 2023 | Cronaca, Politica, Roma

“A via Bernardo da Bibbiena. Ci sono alcuni giorni l’anno in cui ti fermi a pensare, a riflettere . Uno di quei giorni e’ il 16 aprile”. Così sui social Stefano Oddo, esponente di FdI nel Municipio XIV. Oggi è un giorno particolare. Perché 50 anni fa vennero uccisi i fratelli Mattei, Virgilio e Stefano, in quello che è tristemente ricordato come il rogo di Primavalle.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’assessore alla cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e il vicepresidente al Senato, Maurizio Gasparri, hanno deposto una corona d’alloro e tre corone di fiori sul luogo della tragedia.

Così La Russa: “La notte tra il 15 e il 16 aprile del 1973 un incendio doloso appiccato in una palazzina di Primavalle a Roma, portò alla morte di Virgilio e Stefano Mattei, di 22 e 8 anni, figli di Mario Mattei, segretario locale del Movimento Sociale Italiano. Da allora, molti anni sono passati ma il ricordo di queste vittime innocenti dell’odio ideologico è ancora vivo in tutti noi. Per Virgilio e Stefano si chiedeva giustizia e non vendetta ma gli assassini, purtroppo, ancora oggi non hanno mai pagato per quello che è stato uno dei più efferati e drammatici delitti politici degli anni Settanta”.

“Desidero rinnovare il mio sincero apprezzamento per le parole espresse in Aula dal senatore Verini così come per il gesto della sottosegretaria Paola Frassinetti che a Milano ha reso omaggio alla lapide in memoria di Iaio Tinelli. Sono parole e gesti che dimostrano che le forze politiche possono trovare un terreno comune di ricordo affinché la violenza e l’odio non alberghi più nella nostra nazione”.

Questo, invece, il commento del ministro Sangiuliano. “Stefano Mattei aveva otto anni, io ne avevo dieci, avremmo potuto essere compagni di giochi, io ho avuto una vita, a lui invece è stata strappata in modo così violento, non ha potuto vivere la sua vita per effetto di un atto di violenza comunista, diamo i contenuti e le parole che bisogna dare. Detto questo, abbiamo il dovere di chiudere il Novecento con tutte le sue lacerazioni, dobbiamo arrivare ad una pacificazione nazionale ma conservando la memoria”.

Secondo Rampelli, “forse per la prima volta tutte le situazioni pubbliche sono qui rappresentate. Dal Municipio al Comune, alla Camera al Senato, al Governo italiano. Credo si levi un unico grido di dolore: mai più. Mai più violenza, ma più linciaggi e discriminazione. E ci sia diritto a un confronto civile tra la destra e la sinistra è che ci sia soprattutto – e questo è il compito della generazione di sopravvissuti – la possibilità, visto che non c’è stata giustizia, di avere verità storica. Questo è il nostro compito per le malefatte di quegli anni”.

Andrea De Priamo, senatore di FdI, dichiara: “Oggi sono intervenuto alla cerimonia in Campidoglio per il 50° anniversario del rogo di Primavalle nel quale, ad opera di tre estremisti di Potere Operaio, persero la vita Stefano e Virgilio Mattei. Importante che le più alte istituzioni siano intervenute sia con la deposizione di una corona in Via Bernardo Da Bibbiena, dove avvennero i fatti, sia in Campidoglio, dove è stato presentato un francobollo in memoria dei fratelli Mattei. Il modo migliore per onorare il loro ricordo è trasmettere alle nuove generazioni il valore del confronto e il rifiuto dell’odio politico e sociale, affinché quella cieca violenza non torni più. Ho ricordato in questo senso una frase pronunciata da Paolo Colli, il fondatore di Fare Verde prematuramente scomparso che, in una intervista, disse: ‘Non voglio più sentire la parola nemico. Neanche al mio peggior nemico direi tu sei il mio nemico’”. 

Foto Facebook Stefano Oddo