Riceviamo e pubblichiamo – Dopo i nostri ripetuti appelli per la presa di posizione dei Consiglieri Comunali ,sulla probabile trasformazione della Cantina sociale a Centro Commerciale e al probabile salvataggio economico di una società privata, visto che nessun Consigliere si è fatto vivo, abbiamo deciso di approfondire ulteriormente.
Ci corre l’obbligo però di rendere informati i cittadini che è stato convocato un”particolare” Consiglio Comunale per il 9 Ottobre con soltanto un unico punto all’ ordine del giorno che riguarda proprio questo argomento, inoltre sembrerebbe che il Consigliere Lamberto Ramazzotti, anche su richiesta dei Consiglieri Piergentili e Belardinelli’, avrebbe fatto una proposta al Presidente del Consiglio Travaglia di invitare il Presidente della Cantina Mauro de Carolis a relazionare su tutta la vicenda, senza però dare la possibilità ai Consiglieri Comunali di poter fare domande.
Se così fosse, allora tutte le società in difficoltà del territorio Cerite potranno rivolgersi al Comune di Cerveteri per ottenere i probabili benefici tesi al salvataggio delle loro aziende private? E noi Consiglieri Comunali pronti ad intenerirci di fronte ai probabili piagnistei di chi forse non è riuscito a gestire l’Azienda in questi ultimi anni? E come mai il Sindaco probabilmente nonostante fosse al corrente dei guai finanziari della Cantina, non ha relazionato a tempo debito di fronte a tutta la città? Come mai lo stesso Sindaco sempre aperto al confronto, ha preferito probabilmente con un blitz di fine estate e invocando la pubblica utilità, a mettere sul piatto un presunto movimento economico di svariati milioni di euro presumibilmente soltanto per il risanamento di una Cooperativa giuridicamente privata? Non è che il ritiro di questa Delibera nello scorso Consiglio Comunale è stato propedeutico per delle riflessioni che hanno poi portato il nostro primo cittadino ad utilizzare il famoso Bilancio Sociale a sostegno di questa operazione? Infatti la Filastrocca che abbiamo letto negli atti ufficiali è un copia e incolla che mette in evidenza la realtà del territorio nata nel 1961 ,il suo aspetto sociale e le argomentazioni legate all’agricoltura che secondo il pensiero di qualcuno potrebbero intenerire la Comunità.
Il Bilancio Sociale, strumento a cui secondo noi ricorrerà il Sindaco, è uno strumento straordinario, che rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l’elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un’occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell’opinione pubblica”. Non pensiamo proprio che si tratti di bilancio sociale un operazione di cambio destinazione d’uso da agrario industriale a commerciale, ma sembra invece il tentativo maldestro di resuscitare il morto già dentro la bara.
SALVATORE ORSOMANDO
ALDO De ANGELIS