Continua il ripristino delle aree sottoposte a sequestro preventivo su via Roma a Ladispoli.
Dopo il camping “Queen” che ha tempo fino all’11 settembre per riportare allo stato dei luoghi la proprietà, anche altri camping stanno procedendo a ripristinare le aree con l’abbattimento dei manufatti e delle opere identificate come abusive.
Un atto che non solo comporterebbe ai gestori di chiedere l’annullamento del sequestro preventivo, sebbene permanga il reato contestato dalla Procura, ma anche di procedere al ripristino dell’area antistante il monumento naturale di Torre Flavia.
Si tratta, per alcuni camping, di rimuovere casottini la cui concessione era solamente stagionale, o di abbattere strutture fisse stabili per l’arco di tutto l’anno.
Gesti che oltre ad assicurare la legalità della gestione dei camping, comporteranno miglioramenti all’intera area a beneficio di tutti i cittadini e del turismo locale.
Se di fatto per questo anno, grazie alle deroghe della Procura di Civitavecchia e delle Fiamme Gialle di Ladispoli capitanata da Antonino Spanò, si è riusciti a salvaguardare fino al 20 agosto la stagione turistica, si potrebbe prospettare per le prossime stagioni un innalzamento della qualità dei servizi offerti ai villeggianti che si apprestano a visitare il litorale, offrendo loro un turismo più sostenibile, alla stregua di altre aree italiane notoriamente conosciute per l’impeccabile gestione delle zone camping.
Si tratta di un processo delicato, che necessita di sinergia da parte delle proprietà e dell’amministrazione comunale sulla quale vigilerà con dovizia la Guardia di Finanza di Ladispoli che sin dallo scorso anno ha eseguito i sequestri delle strutture abusive disposti dalla Procura di Civitavecchia, puntando al ripristino delle aree al fine di risollevare e valorizzare un’area di così grande valore naturale.