Antenne a Monteroni, «pericolose per la salute, deturpano cielo e terra» • Terzo Binario News

Antenne a Monteroni, «pericolose per la salute, deturpano cielo e terra»

Feb 16, 2024 | Ladispoli, Politica

Lunga lettera di una cittadina che vive nella frazione agricola di Ladispoli

“Si sono presi anche il cielo, non sanno che il cielo è di tutti gli essere umani. Si fa presto ad accettare soldi, ma se ci saranno danni, chi ne risponde? Qualcuno si sta preoccupando di chi lavora tutto il giorno a testa bassa?!

Siete stati proprio bravi a mettere queste antenne sopra la testa di chi coltiva i campi con tanta passione, fatica e amore.. BRAVI!” afferma un’agricoltrice di Monteroni, fiera del suo lavoro, che sente calpestato da ridicole antenne che stanno deturpando il cielo e la terra, preoccupata per le tante ore che lei, come tutti gli agricoltori di zona, sono esposti ai campi elettromagnetici delle numerose antenne installate in zona e per i bambini che vivono e giocano all’aperto in queste campagne.

Si può capire che in un periodo economicamente difficile se si presenta un’azienda telefonica a fare una proposta di un’entrata cospicua e senza fatica ogni mese, una famiglia si trova di fronte ad una scelta difficile, tanto accattivante quanto pericolosa.

Non è facile chiedersi se si sta facendo la scelta giusta, ma considerando quanto ogni famiglia sa quanto è alto il prezzo della sofferenza per la malattia propria e dei propri affetti, una riflessione in più su questa scelta andrebbe fatta, per scegliere in maniera più consapevole e responsabile delle possibili conseguenze sulle vite e sulla salute delle nostre scelte e sul rischio cancerogeno da esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza.

Come sostiene Alessandro Polichetti del Centro Nazionale per la Protezione dalle Radiazioni e Fisica Computazionale, dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma in un suo articolo, la “proliferazione di antenne” sembra essere una delle principali cause di preoccupazione nel pubblico sui possibili rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche del 5G, effetti che a lungo termine ancora non sono stati accertati, nonostante i numerosi studi scientifici condotti al riguardo.

Dal 2011, sulla base delle evidenze scientifiche, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), ha classificato i campi elettromagnetici come “possibilmente cancerogeni per gli esseri umani”, ci sono cioè sospetti che siano cancerogeni, ma non è possibile concludere al momento con certezza che lo siano e nonostante gli studi scientifici riguardo al potenziale rischio da esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza stanno andando avanti, ancora oggi non disponiamo di dati certi sugli effetti, soprattutto a lungo termine. Chi sta conducendo queste ricerche, nonostante sembrerebbe che nel breve periodo non ci siano controindicazioni è preoccupato per gli effetti a lungo termine che ancora non si conoscono.

Alla luce di questi dubbi sui rischi sulla salute, chi decide di installarle e chi autorizza o rende possibile la loro installazione senza intervenire, ha minimamente preso in considerazione le possibili ripercussioni sulla propria e altrui salute? Dormono tutti tranquilli? Soprattutto in un territorio dove, per la sua vocazione agricola, gli agricoltori trascorrono tante ore (almeno 8, ma chi lavora nell’ambito sa che sono molte di più!) all’aria aperta, senza nessuna protezione, parete o muro che li schermi dalle onde, per coltivare prodotti che paradossalmente servono proprio per la salute dei consumatori!
Scelte spesso fatte senza riflettere che la vita e la salute umana vale di più di un’entrata economica facile e di una connessione veloce del cellulare. In questo ultimo periodo abbiamo visto installare in tempi record e spesso “col favore delle tenebre” (che se i lavori per strutture sanitarie e sociali avvenissero con gli stessi tempi nessuno di noi avrebbe più tanti motivi per lamentarsi!) 3 antenne in una delle poche località agricole del nostro comune, con aziende che hanno alle spalle anni di lavoro prezioso, alcune di loro biologiche e molte di loro contribuiscono alla riuscita della Sagra del carciofo, fiore all’occhiello della nostra città; senza mostrare nessuna attenzione e rispetto per queste poche terre coltivate rimaste nel nostro territorio, considerando anche che, a poche centinaia di metri, ne erano presenti già 4 di recente installazione.

Interverrà qualcuno per porre dei limiti a questa tendenza? Tendenza che non solo non sta prestando attenzione agli agricoltori di zona, che come sappiamo stanno da tempo attraversando un periodo complesso, ma nemmeno ai bambini residenti in queste campagne che trascorrono “fortunatamente” molte ore all’aria aperta, nei giardini, nei parchi, nei campi di calcio o forse sarebbe meglio consigliare loro di proteggersi nelle loro case per dedicarsi ai giochi elettronici?!

Domande che richiedono risposte consapevoli e responsabili a tutti i livelli, soprattutto politico, per cui il benessere dei propri cittadini dovrebbe essere prioritario e di cui un’attivazione concreta su questo tema viene auspicata! Ricapitolando, nel piccolo raggio del territorio agricolo di Ladispoli ci sono ad oggi 7 antenne. Quante antenne devono essere installate perché l’amministrazione comunale se ne occupi e intervenga per proteggere le sue terre e i suoi cittadini?!”

Lettera firmata