“La sindaca deve spiegare alla città per quale motivo non ha ancora provveduto a revocare Luca Lanzalone dal Consiglio di Amministrazione di Acea, nonostante il rinvio a giudizio per corruzione per fatti che riguardano direttamente i rapporti intrattenuti nell’ambito del procedimento di approvazione dello Stadio di Tor di Valle”. È quanto dichiara Cristina Grancio, esponente di demA e capogruppo del Misto in Assemblea capitolino, alla vigilia della prima udienza del processo a Lanzalone e Serini per i fatti inerenti allo stadio dell’A.S. Roma.
“È in programma la prima udienza del processo a Lanzalone e sono ormai trascorsi nove mesi dall’ordinanza di applicazione delle misure cautelari senza che l’amministrazione capitolina abbia mosso un dito per revocare l’incarico, mentre la maggioranza ha respinto gli ordini del giorno in tal senso presentati in Assemblea capitolina. Un’inerzia che solleva dubbi ulteriori dopo la pubblicazione, sabato scorso, dell’inchiesta del Fatto Quotidiano che apre nuovi spiragli sullo strano intreccio di rapporti e di incarichi che intercorrono fra le società di James Pallotta e le partecipate di Roma Capitale.”