Al laboratorio Voiceplant delle Vignacce di Santa Marinella ecco Valeria Rossi • Terzo Binario News

Al laboratorio Voiceplant delle Vignacce di Santa Marinella ecco Valeria Rossi

Ott 21, 2025 | Cultura, Santa Marinella, Scuola

La cantante di Sole Cuore Amore presente insieme allo scienziato Mattia Teruzzi

Nel “Giardino dei Sorrisi”, dove una magnolia ricorda due giovani vite spezzate, la comunità scolastica ha trasformato la memoria in una partitura viva. È successo oggi, durante il laboratorio Voiceplant guidato dalla counselor e cantante Valeria Rossi e dallo scienziato Mattia Teruzzi presso il plesso Vignacce dell’IC Piazzale della Gioventù di Santa Marinella: un esperimento che unisce arte e scienza, capace di far emergere il ritmo bioelettrico degli esseri viventi e di tradurlo in suono.

Da sinistra Mattia Teruzzi, Valeria Rossi, Elisa delle Fave coordinatrice del progetto Erasmus SKYSS, Annalisa Concetti coordinatrice scuola primaria plesso Vignacce

Ottanta studenti — bambini dell’infanzia, alunni della primaria (IIIB) e ragazzi della secondaria di I grado (IIA e IIF) — hanno preso parte a una mattinata che ha alternato preparazione, dimostrazioni e performance collettive. All’inizio, i più grandi hanno presentato i loghi sulla biofilia ideati nelle scorse settimane; i bambini della primaria, i disegni. L’annuncio dei vincitori ha composto la squadra che, poco dopo, si sarebbe riunita intorno alla magnolia per “ascoltarla”.

Mentre i non selezionati si sono disposti come auditori, Valeria Rossi ha guidato il gruppo operativo in esercizi di respirazione e centratura: il silenzio condiviso, le mani che si cercano, il vento tra i capelli. Un clima semplice, ma denso di attesa. Poi la scena è passata alla scienza. Teruzzi ha illustrato il funzionamento del sistema brevettato: elettrodi applicati a un vivente rilevano variazioni elettriche; un’app le trasforma in anteprime musicali e registra i dati, che saranno rifiniti in studio. La dimostrazione è straordinaria: dalla materia non vivente non arriva alcun segnale, dagli organismi viventi sì, ed è un segnale unico, personale.

Si comincia dai più piccoli, risalendo per età: emerge il battito di ciascuno, una melodia diversa per ogni persona. Poi il passaggio atteso: gli elettrodi collegati alla magnolia del giardino. L’albero “risponde”, e quel timbro naturale diventa il cardine intorno a cui i ragazzi costruiscono catene umane: un girotondo per i piccoli, uno per i medi, uno per i grandi, una tessitura sonora in cui il canto della pianta e il respiro delle persone si riconoscono.

Dopo la registrazione, i bambini dell’infanzia e parte della primaria rientrano in classe. Resta il gruppo dei più grandi per l’ultima tappa: la scrittura del testo. La coordinatrice del progetto Erasmus+ SKYSS introduce finalità e senso del percorso; da lì, il lavoro si fa corale. “Che cos’è per me la natura? Quando la sento vicina? Come mi cambia?” Le parole affiorano come appunti di viaggio: boschi frequentati d’estate, cortili rumorosi, finestre aperte sul temporale. La biofilia si racconta.

Nasce così il brano che porterà la voce calda e suadente di Valeria Rossi. La traccia — prodotta e distribuita sulle principali piattaforme — diventerà il manifesto sonoro del primo anno di SKYSS, un oggetto di disseminazione capace di restituire l’esperienza

oltre i confini della scuola. A completare il quadro, una mostra di fine anno raccoglierà loghi, disegni, fotografie e frammenti delle registrazioni.

Più che un evento, quello di oggi è stato un metodo: far incontrare scienza e arte per dare forma a qualcosa che riguarda tutti — l’attenzione, il benessere, la cura del luogo. La verifica tecnica (vivente/non vivente) ha offerto credibilità; la dimensione estetica ha generato coinvolgimento. Il risultato è una comunità educante che lavora all’unisono, dove infanzia, primaria e secondaria si riconoscono in un’unica partitura.

Nel “Giardino dei Sorrisi” la magnolia continuerà a crescere. Da oggi porta con sé un’altra storia: quella di una scuola che ha saputo ascoltare, comporre e restituire. E di una città che, per qualche ora, ha sentito che la natura non è soltanto da guardare: è musica che unisce.

Un ringraziamento speciale a:

  • Agenzia Erasmus+ INDIRE per la fiducia concessa al nostro partenariato attraverso il finanziamento europeo;
  • alla Preside Dott.ssa Velia Ceccarelli per aver autorizzato questa meravigliosa esperienza;
  • a Valeria Rossi e Mattia Teruzzi per la conduzione magistrale;
  • a tutti i docenti coinvolti per l’operosa disponibilità e la collaborazione;
  • alle collaboratrici scolastiche per l’accoglienza e la cortesia che le

contraddistingue ogni giorno;

  • a tutte le bambine e i bambini, ragazze e ragazzi che hanno messo cuore e ritmo in questa innovativa e coinvolgente esperienza.