In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un crollo assurdo delle cryptovalute. Anche Bitcoin, principale moneta del settore, ha registrato un trend in decrescita preoccupante.
Ma tutti a porsi (investitori e non), la stessa domanda: cosa sta accadendo?
Il mercato delle monete virtuali è fin troppo volatile. Dunque molti investitori (soprattutto neofiti), preferiscono ridurre il budget e diversificare il più possibile.
Esistono diverse tipologie di investimento anche di poche centinaia di euro da poter richiedere alle banche.
Investire in crypto: ne vale ancora la pena?
Suggerire di investire è pur sempre un rischio. Anche perché, la capitalizzazione del denaro verso un determinato mercato non garantisce mai dei risultati certi. Esistono dei metodi però, che potrebbero limitare il danno o comunque, minimizzare le eventuali perdite.
Il mercato delle monete digitali è piuttosto volatile, motivo per cui possederle significherebbe rischiare di perdere (ma anche aumentare), il valore di un proprio bene. Chi desidera rischiare, dev’essere qualcuno che possiede così tanta liquidità che “poco importa” se perdesse un po’ di soldi.
Oggi vorremmo concentrarci invece, sui metodi di investimento “meno profittevoli” ma anche “poco rischiosi” se utilizzati sfruttando il buonsenso.
- Trading CFD: Tale strumento derivato (contratti per differenza), danno la possibilità di aprire posizioni su vari asset, come le valute digitali, il cui prezzo viene replicato pur senza possedere la crypto. Il profitto deriva dall’acquisto qualora si preveda un trend rialzista, dalla “vendita allo scoperto”, se si pensa che il prezzo scenderà.
- Staking: lo staking, come si traduce dall’inglese, significa “mantenere”. Questa tecnica dà la possibilità di bloccare un determinato importo in una valuta digitale specifica, ottenendo un compenso da parte della piattaforma a cui ci siamo affidati.
- Compravendita delle crypto: è una delle alternative più rischiose rispetto alle opzioni sopra citate. Questo perché dovrai acquistare le monete digitali che pensi possano essere più profittevoli (prima scelta complessa, data l’analisi approfondita da fare), e venderle nel momento giusto (semmai dovesse arrivare).
Se sei un neofita, un metodo più cautelativo potrebbe essere il copy trading offerto da alcune piattaforme. Questa funzionalità ti consente di seguire più trader, valutare i loro andamenti (profitti e perdite), e se ti ispira fiducia e affidabilità, “copiare” tutte le sue operazioni finanziarie senza che tu muova un dito.
È altrettanto giusto che tu prenda le informazioni idonee per avere un’idea ben precisa sulle potenzialità attorno al mercato di interesse. Leggi le news, studia il trend passato e confrontalo con il presente, ascolta il parere degli esperti e soprattutto, non farti coinvolgere sentimentalmente.
Il fattore “emotivo” è particolarmente delicato in fase di investimenti. Perché in caso di panico o estrema euforia, commettere un qualsiasi errore potrebbe costarti caro. Ad esempio, è il caso del panic selling. Quando ci sono periodi particolarmente “ribassisti”, per paura potresti vendere tutto non razionalizzando l’operazione.
Viceversa, potresti comprare dall’eccitazione di una novità, senza badare effettivamente a cosa si cela dietro quella piattaforma o mercato stesso.
Mondo crypto in crisi? Scopriamolo
Nell’ultimo anno la crypto BTC ha perso ben –39.913,33€. I fattori che influiscono sul peggioramento o meno di una moneta virtuale, sono davvero tanti. Un singolo Bitcoin – pioniere del mercato delle monete virtuali – a novembre 2021 valeva ben 56.179,83€, contro gli attuali 16.257,50€ dello stesso periodo del 2022.
Ad incidere con questa forte volatilità che sta coinvolgendo la fine del 2022 sono le tensioni geopolitiche, l’elevato tasso di inflazione e le manovre degli investitori che stanno tenendo d’occhio i settori macroeconomici vista l’instabilità economica a cui stiamo assistendo.