Fiumicino, il commento di un cittadino al convegno: "L'imbarazzo del centrodestra" • Terzo Binario News

Fiumicino, il commento di un cittadino al convegno: “L’imbarazzo del centrodestra”

Mar 28, 2022 | Fiumicino, Politica

Scrivo in merito al convegno del centro destra di venerdì 25 marzo alla Corte di Arenaro. Come cittadino ex elettore di Canapini vorrei manifestare il mio punto di vista. E’ stata una vergognosa manfrina, per questo mando a voi poche righe che spero vengano pubblicate come “vox populi” per spirito di democrazia.

L’imbarazzo del centro destra.

Poche idee, vecchie conoscenze e scarso interesse.
I soliti noti, la politica trita e ritrita, le solite facce e le parole vuote sono stati gli unici protagonisti della sbiadita serata organizzata dall’instancabile Mario Baccini. Ex DC, ex PDL, ex Nuovo Centro Destra, ex centrista, ex ministro, ex sottosegretario, ex insomma di un po’ di tutto, purché si rimanga a galla.

La verve del Presidente dell’Ente del Microcredito (una macchina parastatale con qualche milione di euro a disposizione ed uno emolumento da 108.000 euro lordi, altro che crisi) non basta a dare lustro ad una banda priva di contenuti, idee, progetti e qualità politica. Chissà cosa avranno pensato gli onorevoli ospiti, annoiati sulle poltrone fiorite.

La mancata presenza del Senatore William De Vecchis, l’assenza dei “nuovi seguaci di Povia” e dell’Onorevole Cesa per la frangia UDC lasciano dubbi, forse qualcuno non voleva essere associato ad una serata così poco partecipata, quasi deludente, nonostante i finti proclami del giorno dopo. “Una serata tra noi soliti, a sto punto ci vedevamo a casa mia”, ha detto qualcuno ironico.

Solite facce, soliti finti amici, nulla di nuovo all’orizzonte, nulla. Niente di niente.

Le prime indiscrezioni parlano del candidato sindaco Mario Baccini furioso, arrabbiato e confuso dopo la serata.
Stavolta non può permettersi indecisioni, la presidenza dell’Ente è alle porte. Un progetto senza struttura, senza futuro.

Peccato per l’impegno profuso sul territorio di qualche consigliere in carica, instancabile davvero, ma in evidente difficoltà: Fratelli d’Italia l’unico partito da annoverare, con qualche rappresentante con cui complimentarsi per la costanza e la forza di volontà, ma per il resto, né Forza Italia, mal rappresentata, né la Lega, attualmente commissariata, danno segni di vita. Il centro destra di Fiumicino è peggio di quello nazionale: ambiguo, deludente e senza guida.

Un minestrone riscaldato, con ingredienti scaduti ed un vecchiume di personalità che Fiumicino ha già conosciuto in altre amministrazioni passate e che mai hanno dato un valore al territorio, fallendo nelle politiche di sviluppo della città.
Oggi ci riprovano, l’ammucchiata torna alla carica ma, con questi presupposti, tanti elettori del centro destra sono pronti a passare il turno o a guardare altrove.

Il 2023 è vicino, il fallimento aleggia, nonostante i finti entusiasmi di facciata i mugugni sono già iniziati, nessuno ci crede davvero, ma tutti sperano di convincere i propri elettori con qualche foto di rito.
Tanti vassalli sguinzagliati per le località del territorio, senza identità.

L’onorevole Baccini guarda la sua cerchia di consiglieri e spera in un aiuto esterno, consapevole di non avere nessun fuoriclasse in squadra né un progetto credibile da mostrare ai suoi elettori.

Il ricambio generazionale non c’è mai stato, il centro destra di Fiumicino manca di credibilità.
Il tempo è quasi scaduto e sono già iniziate le telefonate notturne per sapere cosa accade da altre parti.

Lettera firmata