Si è chiuso il Padellone 2019, contraddistintosi per una sorta di ritorno alla tradizione. E ha funzionato, magari non raggiungendo le aspettative iniziali considerando pure i tempi strettissimi in cui è stato messo in piedi.
A curare uno degli eventi correlati al Natale della Città la Pro Loco che, dopo anni passati lontano dalle friggitrici, è tornata a occuparsi dell’organizzazione. “Siamo contentissimi – afferma la presidente Maria Cristina Ciaffi – intanto perché è andato tutto bene e poi per i complimenti che sono stati rivolti alla cucina per la qualità del piatto offerto. Il fritto è stato apprezzato molto e non solo frittura ma anche le ciambelle e le patatine. Quindi è piaciuto il cibo proposto.
Il discorso si allarga anche al Comune: <Non si può non ringraziare il Pincio per fiducia che ci ha concesso oltre al supporto logistico. Con loro lady chef Patrizia Manunza per il clima disteso di collaborazione generale che si è generato in cucina, al di là della fatica. Infatti c’è stato tanto entusiasmo e non nascondi che ci si è pure divertiti”. Anzi, la Ciaffi racconta anche un retroscena di domenica sera legato alla chiusura del Padellone: <Il saluto collettivo è stato dato dal sindaco Ernesto Tedesco e dalla dirigente Gabriella Brullini con un brindisi conclusivo che ha sancito il successo dell’evento”. Quanto ai numeri, ci si aspettava sulle 4,5mila presenze. Ce ne sono state 3mila ma è stata festa lo stesso: <Intanto il pesce donato dall’assessore Roberto D’Ottavio è stato sufficiente, sebbene i piatti e le fritture fossero abbondanti. È vero che l’obiettivo non è stato raggiunto ma per dovere di cronaca va anche detto che i tempi stretti on hanno permesso di entrare nei circuiti di comunicazione della Unpli e Visit Lazio che avrebbero sicuramente allargato la platea. Ma ribaltando il pensiero, la gente è venuta lo stesso. Per giunta, specie la notte di Ferragosto, la fila è stata tanta e tediosa per questo sono state distribuite le ciambelle nell’attesa. Il gesto è stato apprezzato tant’è vero che il giorno dopo le persone sono venute a comprarsi i dolci. Rimane il fatto che il 15 agosto le cucine hanno lavorato al massimo ma senza affanni. Cammin facendo ho visto diverse aspetti da implementare e, se il Pincio dovesse darci ancora fiducia, ci penseremmo. Apprezzati i tavoli per disabili, piazzarti in mezzo agli altri ma con gli accessi facilitati. Altre idee sono arrivate per arricchire l’iniziativa ma per scaramanzia – conclude sorridendo la presidente Ciaffi – non voglio parlarne adesso”.