Dopo poche ore dall’inizio del nuovo anno giunge la notizia di una tragedia verificatasi nella notte di San Silvestro a Ladispoli.
Intorno alle 00:40, un clochard è stato trovato morto carbonizzato nei pressi del cavalcavia ferroviario in Via Fratelli Bandiera, nella zona del Caere Vetus.
Ad intervenire sul posto a seguito di una segnalazione i Carabinieri della Stazione di Ladispoli e i Carabinieri del nucleo operativo di Civitavecchia. Ancora non si conoscono le generalità dell’uomo.
Sono in corso verifiche, ma dai primi accertamenti la morte del senza fissa dimora sembrerebbe essere stata provocata da un incidente occorso nel ricovero di fortuna nel quale abitava. Probabilmente a prendere fuoco il fornelletto a gas trovato sul luogo del decesso, l’unica fonte di luce e di calore per chi si trovava a passare in strada le notti invernali.
Un inverno che finora non aveva fatto registrare decessi fra i senza tetto, se si esclude la tragica morte del quarantenne indiano Congme Singh Surinder durante il tornado che ha devastato Ladispoli il 6 novembre scorso. Ma la responsabile del Centro Caritas “Santi Mario, Marta e figli” di Ladispoli, Monica Puolo, non nasconde le cifre di un fenomeno su cui bisognerebbe fermarsi a riflettere:
“Nel corso di un anno solare la media di decessi fra i senza tetto è di 7-8 persone. Volendo fare una media. Ci sono stati anni tragici in cui ce ne sono stati anche di più. La maggior parte muoiono abbastanza giovani o di malattia o per un incidente, entrambi connessi con lo stato di alcolismo indotto dalla vita in strada, o per il freddo.”
AGGIORNAMENTI
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