Anguillara, Tellaroli e Barillari diffidano Morelli all'uso del nome Movimento 5 Stelle • Terzo Binario News

Ugo Morelli incaricato della riorganizzazione del Meetup Movimento 5 Stelle. Questa la notizia diffusa qualche giorno fa dall’avvocato, anche tramite la sua pagina Facebook. E ora arriva la diffida a usare il nome ‘Movimento 5 Stelle’ da parte degli esponenti grillini. Mittenti della diffida all’avvocato Morelli sono Marco Tellaroli, eletto nel Movimento 5 Stelle al comune di Bracciano, e Davide Barillari, eletto nel Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio. I due hanno indirizzato una lettera di diffida all’uso del nome M5S a “nome del signor Giuseppe Grillo detto Beppe Grillo, con riferimento – scrivono – alle attività di propaganda politica e sociale, alla diffusione di notizie giornalistiche e di ipotetiche future iniziative politiche de Lei (si riferiscono a Morelli, ndr) svolta tramite il sito: https://www.meetup.com/it-IT/Meetup-Anguillara-in-MoVimento/”.

“In via informale” Tellaroli e Barillari diffidano Morelli “a interrompere l’uso delle denominazioni, dei simboli e della sigla del Movimento 5 Stelle anche in accostamento con altre parole, sul territorio Italiano, nel corso di qualsiasi attività sia di carattere ordinario che straordinario, nonché per manifestazioni e iniziative elettorali e in particolare in costanza di riunioni, di congressi, di manifestazioni con avvisi, manifesti, volantini, messaggi, missive e con ogni altro intervento diretto e mediatico con l’effige dei loghi e dei nomi MoVimento 5 Stelle, regolarmente registrato a tutti gli effetti di legge presso le competenti autorità italiane, di proprietà esclusiva del sig. Giuseppe Grillo detto Beppe, o che a questi fanno evidentemente riferimento. Le ricordiamo che l’uso del nome e del marchio che caratterizzano il MoVimento 5 Stelle è riservato a quanti abbiano ottenuto la certificazione di una lista di candidati in vista di una consultazione elettorale ed, insieme ad essa, la specifica autorizzazione di proprietà esclusiva del sig. Giuseppe Grillo detto Beppe, all’utilizzo dell’uno e dell’altro. Su tali presupposti, La invitiamo – proseguono i due rappresentanti grillini – a volere immediatamente cessare l’uso o il riferimento, diretto, indiretto o anche solo per allusione al nome o ai marchi, ai simboli e alla sigla anche in accostamento con altre parole, delle denominazioni MoVimento 5 Stelle, uniformandosi alle regole comportamentali e procedurali osservate da quanti si rispecchiano nelle attività del MoVimento 5 Stelle”.

Qualora Morelli decidesse invece di proseguire su questa strada, i due sottoporrano il caso “al MoVimento 5 Stelle e al sig, Giuseppe Grillo detto Beppe, e ad assumere le iniziative anche giudiziarie del caso, a difesa, prima ancora che dei propri diritti di privativa, della pubblica fede”.

Tellaroli e Barillari poi chiariscono alcuni aspetti della vicenda e delle terminologie utilizzate: “Non esiste alcun Coordinamento Nazionale dei Meetup. Il Meetup è una piattaforma di social network americana a pagamento, e non è di proprietà di alcun partito o movimento. A dimostrazione di quanto scritto sono allegati i seguenti documenti: il primo allegato (A) è l’avviso di scadenza del pagamento semestrale per il mantenimento del gruppo Meetup denominato dal suo creatore (sig. Frediano Gelsomini) ‘Meetup Anguillara Sabazia in MoVimento’ e non MoVimento 5 Stelle, visto che il signor Frediano è un attivista regolarmente certificato ma non un eletto, che può rappresentare il MoVimento 5 Stelle attraverso una delega del Garante Giuseppe Grillo; il secondo allegato (B) dimostra come Lei, signor avvocato Ugo Morelli, sia il nuovo sponsor economico del gruppo social network, denominato ‘Meetup Anguillara Sabazia in MoVimento’ e non MoVimento 5 Stelle”. 

Insomma, Morelli “è solo simpatizzante del Movimento 5 Stelle, non un suo rappresentante”. Puntando poi i riflettori sui Meetup, Tellaroli e Barillari richiamano la “nota pubblica a firma dei parlamentari Roberto Fico e Alessandro Di Battista del 19 luglio 2015” nella quale si specifica che “i meetup da soli non sono il Movimento 5 Stelle. I meetup non possono usare il logo del MoVimento 5 Stelle, neanche modificandolo. I portavoce eletti non possono essere organizer o assistant organizer del meetup. Gli organizer e gli assistant hanno un ruolo operativo e di facilitatori nei rapporti e nell’organizzazione interna, non hanno funzione di rappresentanza verso l’esterno”.

I due esponenti grillini, facendo riferimento sempre alla nota del 2015 ricordano inoltre che “la comunicazione del MoVimento 5 Stelle è curata dagli staff appositamente creati a supporto del lavoro dei portavoce dentro le istituzioni, o direttamente dai portavoce che non hanno la possibilità di avere uno staff di comunicazione. Qualsiasi dichiarazione agli organi di stampa degli iscritti al meetup viene effettuata esclusivamente a titolo personale o di un gruppo di cittadini impegnato su un tema, senza la spendita del nome di Beppe Grillo o del MoVimento 5 Stelle. I meetup hanno ambito territoriale ristretto. Per la loro stessa natura orientata ai temi locali, non hanno motivo di esistere meetup regionali o nazionali. L’uso del nome ‘Beppe Grillo’ sarà inibito qualora gli scopi del meetup fossero evidentemente contrari alle finalità descritte dal suo blog. Dal 13 giugno 2017  invece – concludono Tellaroli e Barillari – gli Attivisti iscritti e certificati al MoVimento 5 Stelle, sono attivi sulla piattaforma Rousseau: Call to Action (Meetup in Azione)”.

Pubblicato venerdì, 28 Luglio 2017 @ 09:34:24     © RIPRODUZIONE RISERVATA