Zingaretti: "Legislatura costituente, debito salito a 11,6 miliardi ma basta con i tagli lineari" • Terzo Binario News

Zingaretti: “Legislatura costituente, debito salito a 11,6 miliardi ma basta con i tagli lineari”

Mar 26, 2013 | Allumiere, Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Manziana, Roma

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Il Presidente Nicola Zingaretti e il Vicepresidente Massimiliano Smeriglio (Foto di Fabio Fantozzi)

 La si potrebbe chiamare Rivoluzione Zingaretti. Un discorso ampio, forse troppo, ma certamente all’insegna del cambiamento rispetto all’amministrazione precedente, quello che il neo governatore ha pronunciato ieri di fronte al Consiglio Regionale.

“C’è una richiesta di cambiamento e un attesa – ha affermato – che riguarda sicuramente anche le scelte di questo ente. Dopo una crisi che ne ha minato la credibilità e dopo mesi di stallo che ne hanno frenato l’azione. È una situazione oggettiva, che chiama in causa tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. E che ci impone di aprire una fase nuova. Per questo, anche nel corso delle scorse settimane, ho parlato di una legislatura costituente”.

Un programma per il cambiamento in dieci punti quello che il Presidente ha enunciato ai 50 consiglieri della Pisana in rappresentanza dei 5,5 milioni di cittadini del Lazio.

“Quella che abbiamo in mente – ha detto – è una Regione più accessibile perché più leggera, una Regione che torna a svolgere la sua vera funzione. Pianificare, programmare, fare leggi. Vogliamo cambiare il rapporto con gli altri enti locali su un principio fondamentale: più collaborazione e meno conflittualità. Per migliorare il funzionamento del nostro ente – ha aggiunto – vogliamo riorganizzare e razionalizzare la macchina amministrativa e abbiamo già iniziato a farlo tagliando nella prima giunta le direzioni da 20 a 12″.

Tra le proposte Zingaretti ha fornito numerosi dati che dipingono un quadro a tinte fosche e una situazione drammatica per la nostra Regione. A cominciare dai conti pubblici, ben più gravi di quelli descritti a sui tempo da Renata Polverini. “Un bilancio fuori controllo con un disavanzo che la Corte dei Conti quantifica per il 2011 in 11,650 miliardi di euro, in ulteriore peggioramento rispetto al dato 2010 che era di 9,777 miliardi di euro”. Sul quale questa volta vigilerà “il Collegio dei Revisori, previsto dalla legge come organo di vigilanza sulla regolarità contabile”.

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Debito da ridurre con la lotta agli sprechi e non più con i tagli lineari: “Vogliamo dimostrare che esiste un’alternativa alla politica che alimenta una spesa fuori controllo e produce squilibri di bilancio, ma che esiste anche un’alternativa alla scorciatoia dei tagli lineari che smantellano i servizi essenziali e alla retorica di considerare tutto ciò che è pubblico come un peso da eliminare”.

Non da meno il fronte occupazionale “con 217.194 disoccupati. 52.334 in più rispetto al 2011, 120mila in più del 2007, 11,2 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate nei primi due mesi del 2013. Sono numeri, ma sono soprattutto volti, vite. Una spirale drammatica che si chiama perdita del lavoro, crollo dei redditi, crollo dei consumi, recessione, povertà”.

E ancora: “Imprenditori, agricoltori, commercianti colpiti dalla crisi e dai vincoli di una burocrazia ottusa. Lavoratori gettati sul lastrico per vertenze che si aprono all’improvviso. Aziende messe in ginocchio dalla mancanza di liquidità, che troppe volte hanno bussato inutilmente alle porte di una Regione che ha accumulato un debito di 8 miliardi con i fornitori, con le casse vuote e sistemi e tempi di pagamento poco trasparenti. Associazioni e realtà del sociale e del terzo settore, colpite da otre 130 milioni di tagli al welfare regionale

E poi la sostenibilità: “Per noi l’ambiente non rappresenta più un semplice capitolo del programma, ma un asse che attraversa tutta l’agenda di governo, per sostenere una crescita sana e migliorare la qualità della vita delle persone”.

A completare il programma: riaffermare il diritto alla salute, un trasporto pubblico di qualità che garantisca la libertà di muoversi, la battaglia per la legalità, l’affermazione della centralità del merito e della cultura, la semplificazione legislativa con l’adozione dei testi unici come quello sull’urbanistica. E infine “l’apertura una nuova stagione dei diritti, per combattere nuove e vecchie discriminazioni allargando il campo della cittadinanza. Perché quello dei diritti è un cammino che non conosce un approdo. Non ha un inizio e una fine. Segue il cammino della storia e le trasformazioni sociali che cambiano gli stili di vita, la demografia, le relazioni, la forma stessa dei nostri territori, determinando nuove domande di inclusione che non possono essere eluse”.

“Quando questo cammino si interrompe, quando la risposta alle sfide globali è segnata della paura del diverso e ci si appiglia alla conservazione dello status quo per il timore di confrontarsi con l’altro, è lì che si generano nuove forme di esclusione, che si rompe la coesione sociale, e rialzano la testa bestie immonde come l’intolleranza e il razzismo.

Il discorso integrale di Zingaretti.

Prima del discorso era stato eletto il Presidente del Consiglio Daniele Leodori e gli altri membri dell’Ufficio di Presidenza.

Il discorso integrale di Leodori.

I gruppi consiliari 

Con la prima riunione del Consiglio regionale del Lazio si delineano anche i gruppi consiliari. Da statuto i  neoeletti hanno sei giorni per iscriversi a un gruppo ma la partita è già chiusa. Infatti, sono già noti tutti i capigruppo che siederanno nell’emiciclo di via della Pisana. Ultimo arrivato è Luca Gramazio, già capogruppo Pdl in Campidoglio, che è strato eletto all’unanimità dai consiglieri del suo partito. Gli altri capigruppo sono, per la maggioranza, Marco Vincenzi (Pd), Riccardo Valentini (Per il Lazio), Michele Baldi (Lista civica Zingaretti), Gino De Paolis (Sel), Piero Petrassi (Centro Democratico) e Oscar Tortosa (Psi). Per l’opposizione Davide Barillari (M5S) sarà il primo capogruppo in quanto è prevista la rotazione come in Parlamento, poi Pietro Sbardella (Lista Bongiorno), Francesco Storace (La Destra), e infine Olimpia Tarzia (Lista Storace).