di Cristiana Vallarino
Danza, musica, colori, magia: i “soliti” straordinari ingredienti della ricetta firmata Marilena Ravaioli che ogni anno sforna un saggio spettacolo di alto livello, curato nei particolari – dalle scenografie, ai costumi, alle coreografie – per permettere al suo gruppo di allievi del Centro Artistico Balletto di mostrare quanto imparato nei corsi. Ed è stato così anche stavolta, come ha potuto apprezzare il folto pubblico che, dopo averlo fatto al Claudio, la sera di domenica 14 luglio ha riempito, dalle 21.15 fino a mezzanotte, l’anfiteatro della villa comunale di Tolfa.
Presentato da Paola Liberatori, lo spettacolo si è aperto con una prima parte intitolata “Peter Pan Dance Opera”. La nota favola del ragazzo che non vuole crescere, raccontata miscelando la versione cinematografica della Disney alle canzoni di Edoardo Bennato, con l’aggiunta di altri brani, scelti ad hoc, per far esibire tutto il corpo di ballo in ognuna delle varie tecniche e stili di danza studiati. Due i blocchi successivi, in cui si sono visti numeri di classico, neoclassico, hip hop, moderno e contemporaneo, per concludere con l’esibizione di danza aerea, in cui le ragazze volteggiano sospese a pesanti tessuti colorati.
Sul palco si è scatenata anche la stessa Marilena, calandosi nei panni del papà di Wendy oppure inforcando l’uncino del malvagio Capitano o fasciandosi in un femminile e scintillante mini abito. L’insegnante, del resto, ha una notevole formazione professionale come danzatrice, acquisita presso l’Accademia nazionale e il teatro dell’Opera, mentre come coreografa ha anche curato varie trasmissioni Rai. A Tolfa, dove è nata, sempre supportata e coadiuvata dalla mamma Anna Cascianelli, dirige ormai da tempo il Centro Artistico Balletto dovetyuuu “alleva” danzatrici, insegnando loro fin da giovanissime. L’altra sera, sul palco, in tutù o nelle divise da hip hop, c’erano bimbette di appena 4 anni. Come sempre, la Ravaioli ci ha tenuto a ringraziare tutti quanti le permettono di realizzare l’impresa-saggio, in primis i suoi genitori e poi le mamme e i papà che collaborano a tutti i livelli, ognuno facendo la propria parte, e ancora le sarte, i tecnici, i docenti della scuola e le sue giovani assistenti. In chiusura, tutti sul palco per prendere l’applauso finale, compresi il sindaco Luigi Landi e l’onorevole Alessandro Battilocchio. Il primo ha pure apprezzato la prova d’affetto mostrata dal pubblico tolfetano, rimasto al giardino fino a mezzanotte. Il deputato ha ricordato quando, venti anni fa, da assessore alla cultura contribuì all’esordio dell’avventura di Marilena. “Una soddisfazione enorme – ha detto la Ravaioli nel suo saluto – vedere l’anfiteatro pieno, dopo due anni in cui non è stato possibile mettere in scena il saggio finale a Tolfa, a cui mi sento strettamente legata”.