In merito alla votazione espressa riguardo alla mozione presentata dall’opposizione nell’ultimo Consiglio Comunale, noi, come rappresentanti del gruppo Noi Per Cerveteri, riteniamo stia, e si voglia, far passare un messaggio sbagliato.
La mozione in oggetto chiedeva che l’amministrazione si impegnasse a far affiggere nei luoghi pubblici e nelle scuole il Crocifisso come simbolo della nostra tradizione e cultura.
Premesso che qui nessuno metta in dubbio l’alto valore storico, religioso, morale ed etico di tale simbolo, riteniamo doveroso volgere uno sguardo al passato.
Tale obbligo di affissione fece il so ingresso con due regi decreti del 1924-1928 agli albori dei Patti Lateranensi con cui nel 1929 la religione cristiano cattolica si affermò come religione di Stato. Tali decreti si riferivano alle scuole elementari e medie sena far menzione delle scuole superiori e delle Università. L’obbligo riguardava l’affissione del Crocifisso accanto al ritratto del re, poi sostituito con quello del Presidente della Repubblica.
Nel 1948 la nostra Costituzione ha sancito il principio di uguaglianza tra i cittadini a prescindere dal proprio credo religioso, ed ha riconosciuto legittimità ad ogni religione nel nostro territorio purché non in contrasto con l’ordinamento giuridico.
E’ solo nel 1984, con l’Accordo di Villa Madama, ad opera del governo Craxi, che l’Italia divenne Stato laico: l’insegnamento religioso divenne facoltativo nelle scuole ed il finanziamento statale alla Chiesa venne sostituito con l’8xmille.
Nonostante la laicità del nostro Stato la maggior parte delle feste comandate sono di matrice cristiano cattolica. In effetti l’Italia festeggia con il suo calendario tutte le festività cattoliche; anche i Comuni festeggiano il proprio patrono.
E’ quindi chiaro come il Cattolicesimo abbia influenzato la vita e la storia degli italiani, la cui maggior parte vi si riconosce. Di fatto però resta pure sempre uno Stato laico che lascia piena libertà di scelta in merito rimettendo anche l’affissione del Crocifisso alla sensibilità ed alle dotazioni materiali degli istituti.
Riteniamo che si tratti di una tematica strettamente legata all’individualità e sensibilità di ciascuno e che abbia portato ad un susseguirsi di leggi, sentenze, atti amministrativi, interventi del Ministero dell’Istruzione. Una tematica tanto complessa che neanche il Tar si è arrogato il diritto di decidere al riguardo dichiarando la propria incompetenza in materia.
Riteniamo che il Crocifisso sia “simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da una specifica confessione”, e che le sua affissione non sia lesiva del principio di libertà religiosa ma non per questo riteniamo opportuno che Cristo sia messo ai voti: questo è il motivo della nostra astensione! il vero Cristiano non è semplicemente colui che ostenta di esserlo bensì colui che con fierezza si comporta da tale.
Pertanto riteniamo che il Consiglio Comunale non abbia gli strumenti e le competenze per disquisire in materia né tanto meno per obbligare in merito ad una tematica che riteniamo più opportuno sia rimessa alla decisione dei Presidi, dei Consigli d’Istituto, degli studenti, dei genitori e dei lavoratori, in base alla propria sensibilità qualora ritenessero opportuno aprirne un dibattito.
Mai ci sogneremo di votare una mozione che vieti l’affissione del Crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici come falsamente si sta diffondendo da qualche giorno.
Detto ciò cogliamo l’occasione per porgere i nostri più sentiti auguri a tutti i cittadini di Cerveteri citando una famosa frase di Norman Brooks: “Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno, l’amore, il condividere, il dare, non sono da mettere da parte come i campanellini, le luci ed i fili d’argento in qualche scatola su uno scaffale. Il bene che fai agli altri è bene che fai a te stesso”.
Buone Feste da tutto il gruppo Noi Per Cerveteri.
Francesca Badini, Consigliera Comunale di Cerveteri