
Prosegue Panepinto: “Ma questo non può essere un punto di arrivo, deve essere un punto di partenza. Il movimento musicale cittadino, infatti, è costituito da molti attori. Parliamo di formazioni bandistiche, di scuole musicali che sfornano ottimi talenti e che lavorano con impegno nel settore della formazione. Parliamo anche di chi opera nel settore dell’alta formazione musicale e di chi da il proprio contributo musicale alla costruzione di spettacoli più complessi.
Conclude il maestro Panepinto: “Bisogna iniziare dai successi di oggi a costruire il futuro. Quel che è necessario è una cabina di regia, in grado di garantire pari opportunità, pari visibilità e pari accesso alle strutture comunali a tutti i soggetti aventi diritto. E’ necessaria una rimodulazione degli spazi destinati alla musica, sui cui, oggi, gravano troppi vincoli di carattere burocratico ed economico, che, di fatto, ne rendono impossibile l’utilizzo. Occorre, in ultimo, che venga modificato il criterio di finanziamento alla cultura in generale ed alla musica in particolare, premiando qualità, talento e capacità organizzative. Solo un sapente mix tra pari opportunità di base ed incentivazione del talento potrà risollevare le sorti della cultura cittadina”.