“A metà luglio arriveranno le prime perizie, forse o probabilmente ci saranno altre imputazioni per persone che ad oggi non sono indagate.
A giorni depositeremo la nomina di un nuovo perito che il dott Garofano che ci assisterò in tutti i rilievi che faranno i RIS di Roma”.
Con queste parole l’Avvocato Gnazi alle telecamere di Raitre annuncia l’arrivo della figura del Generale Garofano.
Garofano, parte dello staff della trasmissione Quarto Grado in onda su La7, oltre ad essere stato alla guida dei RIS di Parma dal 1995 al 2009, nella sua carriera ha seguito come consulente complessi casi giudiziari di risonanza nazionale tra cui la strage di Capaci, il caso Bilancia, il caso di Cogne, la strage di Erba, l’omicidio di Garlasco, il caso Carretta, il caso si Novi Ligure, l’omicidio Piovanelli, l’omicidio Magni, il duplice omicidio Donegani, il sequestro Onofri e il sequestro e l’omicidio Roveraro. Attualmente è Consulente Tecnico di Parte in casi ancora aperti come quelli di Sara Scazzi, di Denise Pipitone e di Angela Celentano.
Continuano comunque ad arrivare alla trasmissione “Chi l’ha visto?” informazioni, sempre in forma anonima, sul presunto coinvolgimento del Ciontoli in procedimenti penali ancora aperti. Qualora queste informazioni venissero confermate, molte sarebbero le questioni sollevate, prima tra tutte il perchè Antonio Ciontoli faccia parte del RUD, sebbene il Raggruppamento Unità Difesa sia molto severo sulle norme che regolano l’ingresso nell’organismo. Se poi venisse accertato il fatto che Antonio Ciontoli abbia dei precedenti penali, come citato nella trasmissione “chi l’ha visto?”, verrebbe messo in discussione anche il possesso di un’arma da fuoco.
Clamore in questi giorni sul web anche per una foto che sta circolando che ritrae la famiglia Ciontoli al completo, Marina, la mamma di Marco e Marco. La Famiglia Ciontoli attraverso il legale avrebbe chiesto di non mostrare questa foto in quanto l’unico indagato al momento è Antonio Ciontoli, mentre gli altri componenti della famiglia sono solo persone informate sui fatti. Grande l’indignanzione di Marina, mamma di Marco, che non accetta l’idea che la famiglia Ciontoli abbia come preoccupazione la propria immagine e non la chiarezza della vicenda. Una tragedia che nasconde ancora molti lati oscuri, primo fra tutti la dinamica dello sparo. al momento l’unica versione conosciuta è quella dichiarata da Antonio Ciontoli agli inquirenti, e resa nota dal legale Gnazi, secondo cui Marco era in bagno a farsi un bagno o una doccia e Ciontoli sarebbe entrato nella stanza con una pistola in mano per mostrargliela, l’arma sarebbe caduta e nel raccoglierla sarebbe partito un colpo.
Si attende la fine del mese, momento in cui inizieranno ad arrivare i primi risultati dello stub e dell’autopsia.