L’episodio in zona Villaggio Prenestino. La mamma del giovane disabile: “I ragazzi hanno chiesto scusa, hanno detto che dedicheranno del tempo a mio figlio”
Sara e Matteo sono usciti di casa. È mercoledì 2 giugno. Sara, è la mamma. Matteo, il figlio, autistico. A un certo punto viene lanciato un uovo contro il ragazzo. La mano è quella di alcuni giovani incappucciati, che urlano: “Obeso”. Il tutto accade in zona Villaggio Prenestino, periferia di Roma.
La donna, sulla propria pagina Facebook, racconta l’episodio: “Appena tornata da una delle tante passeggiate fuori al parcheggio di casa mia, una vettura con 3 o forse 4 ragazzi incappucciati all’interno mi vedono passeggiare con Matteo e girano rapidamente con una inversione a U. Prima passano ad alta velocità ridono e sghignazzano, poi un’altra e velocissima inversione ci passano davanti e noi quasi arrivati alla strada lanciano con rabbia un uovo, mancando Matteo che poi avrebbero preso me perché avevo intuito qualcosa e come sempre mi metto davanti per fare scudo e proteggerlo”.
“Non contenti – prosegue – fanno un’altra rapida e velocissima inversione a U e passando tutti contenti gridano “Obeso!”. Ora non commento la felice e divertente esclamazione perché lo so che mio figlio è obeso e gravemente autistico e indifeso, commento il fatto del coprifuoco, della velocità e dell’uovo lanciato. Non sapevano neanche che noi saremmo usciti quindi poteva capitare a chiunque”.
Le scuse dei ragazzi
Sara, sempre sui social, riferisce quanto avvenuto ieri: “Per fortuna questa brutta vicenda ha avuto il suo lieto fine. I ragazzi che si sono comportati male nei confronti miei e di Matteo sono venuti a casa a scusarsi e hanno promesso di dedicare un pochino del loro tempo a Matteo. Sono ragazzi che fortunatamente hanno capito di aver fatto una cosa sbagliata, una ragazzata e spero che questa esperienza sia loro di insegnamento per il futuro, nessun rancore … nessun rancore. Questi ragazzi hanno avuto il coraggio di chiedere scusa e credo che sia da apprezzare. Grazie anche alla mamma di uno dei ragazzi che è venuta personalmente a casa nostra. Grazie a tutte le tantissime persone che si sono interessate e preoccupate per noi. Una cosa brutta e spiacevole si è trasformato in qualcosa di positivo”.
I colori di Matteo
“L’Associazione di Promozione Sociale I Colori di Matteo nasce a Roma il 9 maggio 2019 per volere di Sara, mamma di un ragazzo affetto da autismo (non verbale) sin dall’età di 3 anni – è quanto scritto sulla pagina dell’associazione – creando questa Associazione, Sara vuole infatti rappresentare in ogni sede e ad ogni livello i problemi e le realtà vissute quotidianamente da ogni Famiglia per i loro Figli, interloquendo ad ampio raggio con soggetti istituzionali e privati.
Sara con la sua Associazione i Colori di Matteo, vuole dare voce a tutte quelle Famiglie che vivono il problema dell’Autismo offrendo loro un sostegno umano e strumenti educativi disegnati su misura per loro”.
Foto Facebook Sara F.