RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Ieri si è svolta la Commissione congiunta Ambiente e Cultura per fare il punto della situazione sul Parco di Centocelle. I cittadini intervenuti, membri del comitato del Parco, i comitati di quartiere Tor Pignattara e Torre Spaccata e anche Legambiente e A sud onlus si sono trovati per l’ennesima volta davanti ad un nulla di fatto. L’ex canalone costruito negli anni 40 con i detriti bruciati nel 2017 è ancora tutto pieno, infatti è interdetto al passaggio a tutti. Il Comune ha deciso oggi di passare la palla al Provveditorato per le opere pubbliche dell’Italia centrale che un giorno disporrà l’emissione di un bando per entrambi i canali. Gli autodemolitori non sono stati delocalizzati perché c’è una battaglia di competenze tra Comune e Regione e il rimpallo ha portato ad una situazione di stallo. Il tanto atteso secondo stralcio dei lavori, quello per intenderci con cui si sarebbero dovuti sistemare gli accessi al parco e le cancellate, non potrà ancora avere luogo perché manca un raccordo logistico tra i vari operatori interessati alle opere di rinnovamento del Parco”.
“La Soprintendenza di Stato chiede da mesi di essere ascoltata dal Comune per concertare i lavori, ma ancora non ha avuto risposta. La presidenza del Municipio V si vanta di aver fatto togliere una cisterna abusiva nel Parco nel 2016, ben 4 anni fa, e dopo più null’altro è stato fatto. Sono tre anni che la situazione insistente sul Parco non viene presa di petto dall’Amministrazione Raggi, tre anni che i cittadini si sentono fare promesse per poi non essere neanche ascoltati in sede di Commissione. Siamo stanchi di avere un magnifico Parco Archeologico con infinite possibilità, ma senza un futuro. Se i pentastellati continueranno a procrastinare e accampare scuse per la loro incapacità correremo il rischio di un nuovo incendio con relativa emissione di fumi tossici, per non parlare della grande privazione per la comunità di un luogo storico e naturale di raro valore. Alla fine i nodi vengono al pettine e i cittadini stanchi delle prese in giro, ieri si sono fatti sentire”.
Lo dichiarano in una nota Maurizio Politi, capogruppo Lega in Assemblea Capitolina e Davide Bordoni, consigliere Lega e segretario d’Aula.