Intervista all’allenatore del Cerveteri Andrea Gabrielli: un focus su mercato e futuro
Andrea Gabrielli, nuovo allenatore del Città di Cerveteri è un uomo estremamente pratico. Non gli piace fare voli pindarici, così come non gli piace moltissimo parlare.
È un uomo di campo, di spogliatoio, che ragiona, pensa e parla con il cuore. Non è un caso che lo scorso anno, quando sedeva sulla panchina del Nuovo Borgo San Martino, tra i valori portanti dei gialloneri, oltre al bel gioco, c’era proprio il sentimento e l’attaccamento alla maglia che indossavano.
Valori che Gabrielli ha tutta l’intenzione di voler portare anche nel Cerveteri, profondamente ferito dalla retrocessione in Prima Categoria (anche se è ancora fortemente in piedi l’ipotesi ripescaggio) patita lo scorso anno nel play-out contro il Tarquinia. Sin dal suo insediamento, annunciato ufficialmente alla città a fine maggio, sta lavorando in simbiosi, con un contatto quotidiano con la Dirigenza, con il Presidente Andrea Lupi e il Direttore Sportivo Valerio Gnazi, che in questi giorni sta portando a segno una serie di colpi di mercato che certamente faranno valere il proprio peso nella prossima stagione, indipendentemente da quale categoria affronteranno i verdazzurri.
Oggi lo intervistiamo, una chiacchierata a tutto tondo con il Mister Gabrielli per conoscere qualche anticipazione su cosa città e tifosi potranno aspettarsi dalla squadra nella prossima stagione.
Mister Gabrielli, è ancora presto ma questa domanda ci sentiamo di porgergliela: che Cerveteri sarà?
Con il Presidente Andrea Lupi, sempre presente, e con il Direttore Sportivo Valerio Gnazi, stiamo lavorando per allestire una squadra giovane, che sia legata al territorio e che ai valori effettivi sul campo abbia valori umani di livello. Voglio una squadra capace di mettere in campo anima e cuore, che dia non il cento per cento, ma il centodieci per cento. Nella mia esperienza con il Nuovo Borgo San Martino tante persone si sono avvicinate alla squadra proprio per il temperamento che i giocatori hanno dimostrato in campo. Vorrei che lo stesso sentimento sia percepito anche ora che sono l’allenatore del Cerveteri. Ciò che posso garantire sin da ora, è che preparerò la squadra affinché combatta su ogni pallone non fino al 90esimo, ma fino al 95esimo ed oltre. Al di fuori di ogni possibile risultato, devono uscire dal campo consapevoli di aver dato l’impossibile. Questa è la mia filosofia.
Sono giorni febbrili in chiave mercato, quanto pesa il tema ripescaggio?
Sicuramente molto, tra Promozione e Prima Categoria c’è una differenza abissale. La società però sta lavorando in modo tale che qualunque sia la nostra categoria il prossimo anno, la squadra sia all’altezza della situazione. Ho avuto esperienze importanti sia in Prima Categoria che in Promozione, due campionati diversi ma entrambi estremamente complessi, anche con trasferte impegnative. Due categorie che ho vissuto sia da Direttore Sportivo che da allenatore e che conosco bene.
Staremo a vedere cosa ci riserveranno le prossime settimane: solo allora potremo capire se stiamo lavorando nel verso giusto o se sarà necessario fare un ulteriore sforzo. Posso però rassicurare sin da ora tutti quanti: che sia Promozione o Prima Categoria, la società è presente ed è operativa a 360gradi per allestire un Cerveteri che farà divertire e gioire.

Un suo giudizio sul mercato e sugli innesti che sta facendo la società?
Il mercato è chiaramente concordato con tutta la Dirigenza: alcuni dei nuovi acquisti provengono dal Nuovo Borgo San Martino, la squadra che ho allenato fino a poche settimane fa. Una scelta ben precisa, che ho voluto fortemente, non soltanto perché li conosco da un punto di vista umano ma perché sono consapevole che sono dotati di tutte le qualità per fare il meglio del Cerveteri, indipendentemente dalla categoria. Loro, insieme a tutti i nuovi innesti che andrò man mano a conoscere anche da un punto di vista tecnico e tattico, ci renderanno senza dubbio orgogliosi di combattere per la maglia del Cerveteri.
Lei è abituato a lavorare con i giovani, pescherà qualche elemento anche dai settori giovanili?
Stiamo valutando tutti, ogni singolo ragazzo che gioca nei settori giovanili della nostra squadra. In loro credo moltissimo e nella stagione appena conclusasi hanno dimostrato ampiamente il loro valore. Non penso ci siano molte società che possano vantare di avere due selezioni giovanili che vincono il loro rispettivo campionato. Sicuramente, come anche accaduto nella stagione che si è appena conclusa, i ragazzi delle Juniores saranno importanti, con un inserimento graduale e ponderato nella prima squadra ovviamente, ma faranno parte del progetto. Sono una persona di campo, che vive il calcio ogni giorno: per chi dimostra di amare il calcio e questa squadra, le porte saranno sempre aperte.
Ringraziamo Mister Gabrielli per la disponibilità nel rilasciarci questa intervista. Senza dubbio torneremo a “disturbarlo” per qualche dichiarazione con l’evolversi della situazione e con l’avvicinarsi dell’avvio ufficiale della stagione. Per ora, a lui e alla Dirigenza tutta, buon lavoro!