Madonna di Trevignano, un ex adepto: "Omelie con il parroco in adorazione" • Terzo Binario News

Da una parte c’è un vescovo che invita a non partecipare ai raduni organizzati a Trevignano da Gisella Cardia e dall’altra ci sono alti prelati presenti in prima fila mentre la veggente racconta i messaggi che riceverebbe ogni 3 del mese direttamente dalla Madonna. È una faccenda che divide i fedeli, quella che ruota intorno alle rivelazioni della donna. E a quanto pare divide anche le famiglie. Lo racconta Carlo, un ex adepto che spera di poter riabbracciare i suoi nipoti. Perché da quando ha capito che qualcosa non torna, la sua famiglia lo ha isolato. O almeno è questo che l’uomo racconta su Rai1, a Storie Italiane.

Al pari dei suoi familiari, anche lui tempo fa si è avvicinato a Gisella Cardia. Ma ha subito notato qualcosa. “Dall’interno dell’associazione cercavo di far notare che misticismo e denaro non devono mai incontrarsi” dice. Lui ne fa una questione di denaro: “Tutto quello che ho visto, a partire da una riunione a cui ho partecipato come spettatore, riguardava i soldi. La vendita dei ceri, la vendita dei rosari. L’ho capito dal primo secondo”.

Per dissipare ogni dubbio avrebbe chiesto di vedere i bilanci: “Quando chiedevo la rendicontazione, mi veniva detto che era tutto alla luce del sole. Ma di rendicontazione, di scontrini non ne ho mai visti” . Così come dopo un po’ non ha visto neanche la sorella, il cognato e i suoi nipoti: “Vorrei ringraziare i coniugi Cardia per avermi separato dalla mia famiglia”, spiega Carlo dicendo di aver denunciato la veggente e di averne pagato le conseguenze: “Sono stato allontanato dalla mia famiglia e dall’associazione. Quello che mi hanno fatto inizialmente è stato un incubo ad occhi aperti, cercare di far ragionare i miei è stato come voler cercare di fermare un treno in corsa a mani nude, impossibile. Adesso questa cosa per me è diventata un tritacarne, perché da maggio, le persone che vedevo tutti i giorni non le vedo più. Mia sorella e mio cognato per me erano dei punti di riferimento, io ho solo mia sorella”, continua.

È un rapporto che va avanti da tempo, quello tra la veggente e la famiglia di Carlo: “I miei genitori prima di incontrare Gisella avevano fatte due viaggi a Medjugorje e poi mi parlavano di questa immensa fortuna di aver incontrato una mistica nelle vicinanze di Roma”, spiega ancora. “Hanno venduto una proprietà per stare il più possibile vicino a lei al Campo delle rose, a Gisella”. Carlo vedeva il patrimonio della sua famiglia affievolirsi, i sacrifici dei suoi genitori: “È stato un incubo fare da spettatore a cose assurde quando ero nell’associazione, ma adesso è diventato ancora più pesante per me e perché è successo ad altre famiglie. Ho paura di non rivedere i miei nipoti, il tempo passa, loro crescono e io non li vedo, li vorrei abbracciare. Vorrei tornare ad avere dei rapporti con mia sorella, vorrei che finisse questa grottesca farsa, questa cosa deve avere la parola fine”. La chiesa da tempo indaga su ciò che accade nella cittadina di 10 mila anime alle porte di Roma. E in attesa di un responso ufficiale, il vescovo di Civita Castellana ha consigliato di non frequentare quei luoghi. Prima occorre chiarezza.

Tuttavia parte del clero avrebbe comunque sposato la causa di Gisella. Carlo ricorda infatti un viaggio ad Assisi: “Abbiamo fatto una gita con i coniugi Cardia ad Assisi e lungo il tragitto ci siamo fermati in una chiesa: qui ci hanno fatto fare un tour anche nella sagrestia e ci sono stati mostrati armadi con alcune reliquie ed è stato consentito a Gisella di fare un’omelia. Siamo tornati in chiesa, il parroco ha preso posto nelle prime file e Gisella al centro dell’abside, davanti all’altare, parlava ai suoi fedeli delle sue grazie.

Eravamo pochi fedeli fortunatamente, saremmo stati 10 o 12, ma vedere il parroco in adorazione della Scarpulla mi ha fatto veramente una sensazione stranissima che non riesco nemmeno a dire”. Non solo. Alcuni prelati presterebbero la loro opera proprio dove la veggente riunisce i fedeli: “Con le loro confessioni in quei luoghi, questi sacerdoti finiscono per avallare una situazione sulla quale abbiamo tutti grandi perplessità” spiega uno degli ospiti inviati su Rai1, mentre in trasmissione mostrano le immagini che riprendono i prelati.

Pubblicato lunedì, 15 Gennaio 2024 @ 09:19:23     © RIPRODUZIONE RISERVATA