Licenziati i dipendenti dell’appalto del Polo Museale di Tarquinia e Cerveteri • Terzo Binario News

Licenziati i dipendenti dell’appalto del Polo Museale di Tarquinia e Cerveteri

Dic 24, 2018 | Archeologia, Cerveteri, Sindacati, Tarquinia

di Tiziana Cimaroli

Brutta sorpresa sotto l’albero di Natale per le dipendenti addette alla gestione servizi del Polo Museale Lazio, senza lavoro dal 26 novembre e ora ufficialmente licenziate, alcune dopo quasi vent’anni di onorato servizio.

Pare infatti che, chi di dovere, invece di istituire un nuovo bando e garantire quindi una continuità alle lavoratrici della società concessionaria del servizio, abbia semplicemente fatto scadere il vecchio senza rinnovo ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti: niente più bookshop, né servizio ristoro, né possibilità di acquistare souvenir o usufruire di utili informazioni.

Poco importa se le necropoli di Tarquinia e Cerveteri facciano parte del Patrimonio Unesco: il turista o il visitatore che sceglie questi siti – dopo aver acquistato un biglietto dagli addetti alla sicurezza, prestati momentaneamente al servizio non senza un certo impaccio – dovrà rinunciare alle audio guide o alle visite guidate, mentre le scolaresche non potranno più contare sull’organizzazione di laboratori didattici interattivi.

Uno scenario dunque davvero desolante, a cui nessuno sembra saper dare una adeguata motivazione. E mentre dall’alto arrivano parole rassicuranti, le diciotto dipendenti, con i piedi ben piantati a terra, continuano ad interrogarsi sul proprio futuro.

“Nelle ultime settimane – spiegano – abbiamo avuto molti incontri che ci hanno in qualche modo risollevato. Quelli con la Sovrintendenza e con il Ministro Gian Marco Centinaio sono sembrati particolarmente proficui, visto che in entrambe le occasioni ci sono state confermate le voci secondo le quali, entro la prossima primavera, una volta risolte alcune questioni tecniche e burocratiche, verremo riassunte. Tuttavia il disservizio rimane. Il nostro intervento non vuole essere un atto di contro qualcuno o qualcosa, ma solo la constatazione di una inefficienza che, oltre ai nostri stipendi, sta recando danno all’immagine di Tarquinia e Cerveteri, le cui necropoli presentano ad oggi un sito privo di una accoglienza adeguata, nonché ai custodi, costretti, loro malgrado, a svolgere una mansione che non gli compete”.