A rispondere alle domande del Gruppo di lettura il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi
di Cristiana Vallarino
Scoprire un nuovo accogliente angolo del Polo Culturale e allo stesso tempo immergersi in “Rinascimento privato” di Maria Bellonci: per diverse decine di persone, che hanno raccolto l’invito del Gruppo di lettura di Tolfa, quello di sabato è stato davvero un pomeriggio significativo.
Il Gruppo, che si riunisce periodicamente nella bibliotca del paese collinare, ha accolto un ospite d’eccezione: Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, il quale, forte della sua passione per la scrittrice e anni di studio della sua vita e opera, si può dire che ne abbia “fatto le veci”, rispondendo alle domande e alle curiosità delle lettrici che si sono avvicendate al microfono, chiamate da Serena Ferraiolo, coordinatrice del Gruppo e anche lei impegnata nella Fondazione.

Suggestivo l’ascolto della lettura da parte di Anna Bonaiuto del potente incipit del romanzo (ora è disponibile infatti l’audiolibro). La bella voce dell’attrice ha anche interpretato l’ultima lettera delle 12 che la Bellonci fa scrivere a Isabella da un religioso inglese, come espediente per arricchire le pagine anche delle cronache del tempo, accanto al personale racconto e al flusso dei ricordi della protagonista.
A fare da colonna sonora della presentazione alcuni particolari brani di musica – mixati da Marco Bartolomucci – indicati da Ferraiolo perchè citati alla storia del libro.
In circa due ore si è quindi saputo parecchio sulla Bellonci, anche come donna, del suo amore incondizionato per la storia antica nato fin da ragazza. E soprattutto come, quando e perchè la Bellonci si è avvicinata alla figura di Isabella d’Este per arrivare a dedicarle un corposo volume, intrecciando la vita della marchesana con la sua, ormai anziana. La Bellonci morirà ultraottantenne appena dopo aver vinto con il suo libro il premio Strega, da lei creato con il marito Goffredo.
L’incontro si è svolto in una piccola sala restaurata di recente, che amplia gli spazi museali del complesso del convento degli Agostiniani. Come spiegato dal direttore del museo Giordano Iacomelli, nell’aprire l’evento. A cui ha assistito anche la sindaca Stefania Bentivoglio. C’era pure l’assessora alla Cultura Tomasa Pala, che come lettrice, ha posto la sua domanda a Petrocchi.

Prima di cominciare, inoltre, Maluè Felici per conto del “Tolfa Gialli& Noir”, ha annunciato che la prossima edizione del Premio vedrà il Gruppo di lettura fra i giurati che dovranno scegliere la terzina vincitrice scelta tra i molti libri di autori italiani under 45 che ogni anno partecipano.
Intanto, il Gruppo – e chiunque voglia unirsi ad esso – è impegnato nella lettura del libro vincitore del Premio Strega 2022: “Spatriati”, edizioni Einaudi. Così da poter “interrogare” il suo autore Mario Desiati che sarà a Tolfa il 16 aprile.