Per la Prima Categoria 2024-2025 è stato confermato il tecnico civitavecchiese
L’Allumiere conferma Riccardo Sperduti sulla panchina biancoceleste anche per la stagione 2024-2025. Accordo fra la società collinare e il tecnico civitavecchiese che quest’anno hanno percorso insieme un cammino soddisfacente.
Questo quanto pubblicato dalla società sui propri social: «Mister Riccardo Sperduti ed il suo staff, composto da Mauro Testa e Massimo Zitelli preparatore dei portieri, saranno – con grande orgoglio da parte della società – ancora alla guida dei nostri ragazzi.
Proprio Massimo prenderà in carico, sotto le sue ali, anche i portierini più piccoli, per iniziare un percorso di crescita importante. Dirigenza e staff tecnico, in piena sintonia, sono già a lavoro per portare alla Cavaccia importanti innesti adatti ad alzare l’asticella, e sposare il progetto della Usd Allumiere».
Come detto, lo stesso Sperduti è ben felice di continuare ad impartire le sue direttive nell’impianto della Cavaccia: «Sono felice di restare – spiega il mister – perché mi sono trovato bene. Si è svolto un ottimo lavoro quest’anno e lusingato della fiducia che hanno riposto in me. È tornata una certa competitività tornata, dopo la retrocessione in Seconda Categoria evitata dal ripescaggio. Durante la stagione ho aspettato per avere rassicurazioni che durante l’anno sono arrivate puntuali. La società ci è stata sempre vicino». Il tecnico ripercorre la stagione conclusa: «Il primo passo era quello di disputare il play-out, il secondo lo spareggio-salvezza in casa, il terzo la salvezza diretta. A fine febbraio eravamo già salvi con una squadra giovane condita da elementi di Civitavecchia. Nel prossimo campionato alziamo l’asticella partendo dalla salvezza per una posizione di metà classifica. Le disponibilità non sono esagerate, si cerca di spendere al meglio quel poco che c’è a disposizione. La rosa si vuole confermare pressoché tutta, sul mercato stiamo cercano tre giocatori esperti che vadano a rafforzare soprattutto l’attacco. Sono felice anche del riavvicinamento del pubblico della Cavaccia» la conclusione di Riccardo Sperduti.