Il photored fa strage: 522 multe in un mese. Incasso per Civitavecchia di quasi 80mila euro • Terzo Binario News

Il photored fa strage: 522 multe in un mese. Incasso per Civitavecchia di quasi 80mila euro

Giu 5, 2019 | Civitavecchia, Cronaca, Municipale

Sono 522 le sanzioni elevate al ponte delle Quattro Porte per il passaggio con semaforo rosso in appena un mese.

Il bilancio dal primo al 30 maggio 2019 – a un mese esatto dall’entrata in funzione del photored all’incrocio sull’Aurelia sud – è allarmante. Sono qualcosa come più di 17 multe al giorno di media, il che vuol dire come non sia stato ancora percepito bene il segnale: bisogna fermarsi e per tempo. Perché oltre a pagare si rinuncia anche a sei punti-patente.
A rendere noti i numeri è il comando della Polizia Locale da dove stanno cercando di analizzare il fenomeno: “Devo dire che lo considero un numero eccessivo – confessa il comandante Ivano Berti – perché pensavo che la prevenzione e gli avvisi nella zona di via Castronovo fissi e i messaggi inviati nelle settimane scorse fungessero da deterrente per gli automobilisti. Invece stiamo constatando che non è così, in tanti continuano a commettere infrazioni. Non che l’andamento sia destinato ad aumentare, anzi. Evidentemente servirà più tempo, e soldi spesi in multe, per capire che in quel punto bisogna andare piano e che con il rosso ci si ferma, non si accelera>.
Uno strano fenomeno si sta verificando in questi giorni, lontano dalle Quattro Porte: una sorta di processione verso via Braccianese Claudia per contestare la sanzione. Solo che invece tutti tornano a casa a testa bassa e con meno soldi in tasca: “Presso l’ufficio verbali il cittadino multato viene e chiede di vedere il filmato che lo ritrae nel momento esatto in cui commette l’infrazione, con targa e volto. Non ci sono margini di errore e così di fronte all’evidenza si preferisce passare in cassa e pagare. D’altronde il sistema è tarato apposta per reggere l’urto dei recarsi dal giudice di pace. Si prevede che qualcuno in tribunale ci andrà ma è destinato a soccombere: l’impianto è strutturato apposta per evitare ogni possibile appiglio giuridico rendendosi incontestabile. Gli agenti lo fanno sapere ai trasgressori che preferiscono porre fine alla questione pagando> la conclusione del comandante Berti.
Le casse del Pincio invece possono giovarsi di cotanta indisciplina: la sanzione è di 180 euro, che possono diventare 133,60 se si paga entro cinque giorni. Ipotizzando una media di 150 euro fra chi paga subito e chi dopo, ecco che la cifra di incasso potenziale sarebbe di oltre 78mila euro dopo appena un mese di entrata in funzione dell’apparecchio di fotorilevamento.