I minori della Ocean Viking scappano da Civitavecchia • Terzo Binario News

Erano ospitati a Villa Santina: sono sudanesi, eritrei ed etiopi di età compresa fra i 14 e i 17 anni

Dieci dei diciannove ragazzi sbarcati dalla Ocean Viking sono scappati da Villa Santina, la casa di riposo civitavecchiese dove erano stati ospitati. Il responsabile della struttura ha sporto denuncia al Commissariato di Polizia, come da prassi in situazioni come queste.

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Martedì mattina al porto di Civitavecchia, salvati dalla ong francese Sos Méditerranée sia dal mare che dalla Guardia Costiera libica, sono sbarcati complessivamente 57 migranti.

Di questi, cinque erano donne una bambina di 4 anni e 19 i minori. Espletate le pratiche burocratiche, perché quelle sanitarie sono state parzialmente assolte a bordo, i richiedenti asilo sono scesi dalla nave battente bandiera norvegese e presi in consegna dapprima dalla Croce Rossa locale e poi dagli agenti per le pratiche di identificazione, cosi da associare un nome, una data di nascita e una nazionalità a un volto.

Ultima tappa la destinazione che prevede che i minorenni finiscano sotto la tutela del comune di Civitavecchia: in altre parole, è come se diventassero “figli acquisiti” del sindaco.

L’Assessorato ai Servizi Sociali, in difficoltà come non mai per la mancanza di posti disponibili, è riuscito a sistemarli presso Villa Santina, la storica casa di riposo pubblica di Civitavecchia. Solo che mercoledì mattina, 10 letti dei 19 occupati erano vuoti: i ragazzi infatti, approfittando del buio si erano dileguati, e non è rimasto altro da fare che denunciarlo ai poliziotti, esattamente come accade quando i minori si allontanano dalle case-famiglia sul modello della Repubblica dei Ragazzi.

Dove si trovano adesso? Impossibile stabilirlo. Verosimile che con un mezzo pubblico, un treno un bus, abbiano raggiunto dei connazionali magari nella Capitale. Di loro si tornerà a sapere qualcosa se dovessero commettere o subire reati, altrimenti spariranno nel nulla come altre centinaia di ragazzi italiani e non. Improbabile che ritornino sui loro passi. Il gruppo è composto da sudanesi, eritrei ed etiopi di età compresa fra i 14 e i 17 anni.

Dal Pincio sussiste una certa preoccupazione sul tema, non tanto per l’aspetto economico quanto per quello organizzativo dovuto alla saturazione di strutture di accoglienza del territorio. L’ultimo sbarco della Ocean Viking, sebbene trasportasse meno di 60 persone, ha messo in crisi il settore sociale cittadino. «Nessuno 10 anni fa immaginava che gli sbarchi potessero riguardare Civitavecchia – dicono da piazzale Gugliemotti – pertanto era impossibile dare vita a una programmazione in tal senso. A Civitavecchia siamo al quinto sbarco in pochi mesi e in qualche occasione i migranti sono scesi senza che sapessimo quanti fossero esattamente. Però all’inizio la situazione si è riusciti a gestita, adesso si sta facendo critica perché i minori non accompagnati rimangono in capo al Pincio. Vano garantiti vitto, alloggio, assistenza, formazione scolastica e servizi come pocket money e telefono. Ecco perché servono strutture che sappiano assolvere a queste necessità». Usando il burocratese, la problematica è stata fatta presente alla Prefettura, con palazzo Valentini che conosce bene la questione. Non a caso, sono stati indetti tre nuovi bandi per reperire nuove strutture nel territorio provinciale.

Pubblicato sabato, 15 Luglio 2023 @ 06:39:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA