E’ morto il professore Franco Mandelli.
Ad annunciare la sua morte sulla pagina Fb l’associazione Ail da lui stesso fondata.
“Addio al nostro Presidente Professor Franco Mandelli – annuncia l’Ail – una vita dedicata alle malattie del sangue e alla solidarietà. Anima della nostra organizzazione di cui era Presidente Onorario e fondatore del GIMEMA”.
“Ha pubblicato più di 700 studi scientifici – continua l’Ail – L’AIL tutta su stringe con riconoscenza e grande affetto alla sua famiglia”.
Il dottore Franco Mandelli, classe 1931, nato a Bergamo, ha incentrato la sua attività clinica e di ricerca sulla cura delle leucemie e dei linfomi.
In particolare si è occupato del linfoma di Hodgkin, e delle leucemie acute, soprattutto delle forme promielocitiche, con protocolli utilizzati in tutto il mondo.
Mandelli si è laureato a Milano nel 1955 per poi trasferirsi prima a Parma e successivamente a Roma, dove diventa una figura di spicco nella lotta alle malattie del sangue, in particolare contro il linfoma di Hodgkin e delle leucemie acute.
Era presidente del gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto e dell’Associazione italiana contro le leucemie (Ail).
Mandelli era anche professore Emerito in Ematologia presso “La Sapienza”, Università di Roma. Il Prof. Mandelli hnella sua carriera organizzato numerosi corsi nazionali di aggiornamento in ematologia e congressi internazionali sulla terapie delle leucemie acute cui hanno partecipato i più noti cultori mondiali della materia.
Molti anche i premi a lui riconosciuti:
• 1987 Premio Nazionale per l’oncologia dell’Accademia Nazionale dei Lincei
• 1987 Medaglia d’oro al merito nel campo dell’Educazione, Arte, e Cultura
• 2003 Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana
• 2005 Medaglia d’oro concessa dal Presidente della Repubblica per meriti nel campo della Sanità Pubblica
Ad oggi sono ancora in uso presso gli ospedali molti suoi protocolli nella cura di linfomi, mielomi e leucemie.
Al dolore dell’Ail si unisce il dolore di tutti i medici e le persone curate da lui stesso, in tutto il mondo, che hanno riconosciuto in lui una figura leader nella ricerca e nella cura di malattie del sangue.