Continuano a salire i casi di Dengue in Italia, che in totale si attestano a 261 (erano 249 la scorsa settimana). Di questi i casi autoctoni, cioè trasmessi localmente in Italia, salgono a 49 (contro i 42 precedenti).
Sono riferiti a tre episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (28 casi confermati), in provincia di Latina (2 casi) e in provincia di Roma (18 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana e 1 caso ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici). Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. E’ quanto emerge dal bollettino della febbre Dengue aggiornato al 10 ottobre dall’Istituto superiore di sanità.
“Questa mattina è stata ricoverata una signora, un caso autoctono legato agli altri episodi registrati a Roma, che sta bene”.
Così Alessandra D’Abramo, dirigente medico Malattie infettive ad alta intensità di cure dell’Inmi Spallanzani di Roma, facendo il punto sulla situazione Dengue a Roma e nel Lazio. Perché a metà ottobre ancora assistiamo all’aumento dei casi Dengue in Italia? “Le temperature sono piuttosto alte – risponde la dottoressa – e questo favorisce ancora la circolazione delle zanzare, ma con il calo termico la loro presenza dovrebbe scemare e così anche i casi”. Quali precauzioni vanno ancora mantenute? “Proteggersi dalle punture soprattutto nelle ore dove c’è una massiccia presenza di zanzare – risponde – e poi anche i medici devono avere una sorveglianza più attenta sui possibili casi Dengue in alcuni pazienti con la sintomatologia sospetta nelle zone di Roma, la parte Nord e il litorale laziale come Anzio e Latina” dove si sono registrati casi autoctoni.
Fonte, RaiNews24