Il fallimento della Bracciano Ambiente inizia a far comparire le prime contraddizioni ed in particolare quelle legate alla discarica di Cupinoro. Il tribunale fallimentare di Civitavecchia non aveva infatti inserito la gestione della discarica tra le attività da mantenere attive per ragioni di sicurezza ambientale ed igienica.
A seguito di questa decisione, mentre il comparto dei lavoratori che si occupa della gestione del cimitero e del servizio di raccolta differenziata resta operativo fino a quando non verrà aggiudicato il nuovo appalto, in bilico ci sono i lavoratori della società. Il curatore Sirleo ha infatti comunicato al comune di non occuparsi più della gestione dell’impianto. La decisione sarebbe stata comunicata anche ai lavoratori per i quali ora si prospetterebbe ad inizio anno la strada dalla cassa integrazione.
Il problema sembra legato al momento all’inesistenza di un soggetto che ha in carico la discarica. Senza di questo è impossibile ricollocare la manodopera e soprattutto attribuire le responsabilità rispetto alla gestione del percolato. Su questo fronte il curatore fallimentare avrebbe messo in atto un intervento da 94.000 euro in urgenza nel mese di dicembre, intervento che non verrà però ripetuto.
Il 6 dicembre scorso si è tenuto un incontro in Regione Lazio per discutere l’attribuzione della gestione della discarica. All’incontro hanno partecipato il curatore fallimentare Sirleo, il sindaco Tondinelli, Ing. della Regione Lazio Tosini e rappresentanti di ASL e ARPA.
Durante l’incontro si è preso atto della situazione di stallo. Il curatore ha presentato la situazione, l’Ing. Tosini avrebbe tentato di cedere la questione al Comune di Bracciano, mentre il sindaco Tondinelli avrebbe fatto presente che il comune è sotto piano di riequilibrio e quindi non può economicamente sostenere la gestione.
L’incontro si è chiuso con la decisione del curatore di far portare via il percolato per l’ultima volta, e con l’invito del sindaco Tondinelli nei confronti della Regione di esercitare poteri sostitutivi nei confronti del comune.
La Regione Lazio alla fine ha deciso di provvedere nel breve periodo alla gestione dei presidi ambientali della discarica ai fini di evitare danni ambientali.
Ritornando al tema occupazionale, l’eventuale subentro di un nuovo soggetto per la gestione della discarica potrebbe rappresentare per i lavoratori un’ancora di salvataggio, stessa soluzione che si applicherebbe ai lavoratori del comparto rifiuti e gestione cimiteriale.