“È di questi giorni la notizia della costruzione di un biodigestore sul territorio di
Civitavecchia, una megastazione di riciclaggio per lo smaltimento di 120mila
tonnellate di rifiuti organici, quando ne basterebbe uno di dimensioni ridotte
per trasformare i rifiuti prodotti dal territorio in energia.
Il termine BIO non basta a tranquillizzare un territorio stressato da troppo
tempo da scenari a forte impatto ambientale e che potrebbe, proprio in vista
della carbonexit, aspirare a soluzioni green condivise, coinvolgendo anche
tutto il comprensorio.
Il territorio, non può sostenere una costruzione di questo tipo, lo grida la
popolazione, lo afferma la ASL con il suo parere sfavorevole che dobbiamo
assolutamente considerare. E’ necessario, quindi, conoscere le
caratteristiche di un tale progetto per valutare la costruzione di un eventuale
impianto di ridotte dimensioni a servizio del territorio, o individuare più
territori per meglio distribuire le 120mila tonnellate.
Da queste considerazioni, la necessità di alcune importanti domande che
insieme agli altri comuni, vorremmo rivolgere a chi di competenza, perché
prima di qualunque lavoro in tal senso è d’obbligo un serio e lungimirante
confronto sulla green economy a cui tutto il territorio aspira.
Attendiamo che la Regione, apra quanto prima un tavolo di confronto per
illustrare le motivazioni che hanno fatto scegliere il nostro territorio e le
dimensioni del biodigestore”.
Circolo PD Santa Marinella Santa Severa
Il Segretario Andrea Amanati