“L’approssimarsi al referendum sui project financing, il fallito tentativo di far cadere la giunta comunale, l’apertura di indagini ad orologeria e il prostrarsi al Sindaco per ottenere qualche piatto di lenticchie, fanno di questo fine settimana qualcosa di unico nel panorama asfittico della sedicente “politica” di questo comune.
Nel giro di un mese, dall’apertura della campagna referendaria, abbiamo assistito a tutti i tentativi possibili di disinnescare la consultazione popolare che, a scanso di equivoci – non sarà disertata solo per volontà della dei membri della maggioranza che governa il paese ma, anche dai membri del comitato referendario che come operazione simpatia, in questi anni sono stati capaci di considerare un nemico qualsiasi cittadino o rappresentante politico, non coincidente con le loro posizioni.
Silenzio, difficoltà nel far raggiungere i seggi, spaccio di notizie false, disinnesco di due dei cinque quesiti – facendo credere che farmacia e parcheggi sarebbero rimasti nelle mani del comune, quando non c’è uno straccio di indirizzo amministrativo a riguardo – solo per citare alcune delle tecniche messe in atto.
Per quello che ci riguarda, i project financing o meglio l’intrusione della finanza privata nei beni pubblici è sempre deleteria. Soprattutto se si tratta dei gioielli di famiglia estremamente redditizi, simbolici e significativi dell’identità di una città ma, del resto, ci troviamo davanti al solito “schema tideensis”: mandare in malora un bene pubblico per anni e poi far uscire il coniglio del project dal cilindro magico. Vecchi trucchi a cui molti cittadini continuano ad abboccare. Sarebbero queste le formule dei turbo liberisti in salsa paesana, mosse prese a prestito dalle sapienti liberalizzazioni dagli anni ‘90, che hanno privatizzato tutte le utilities e di cui con il caro energia di questi giorni ne vediamo i radiosi approdi.
Noi siamo contro l’intrusione della finanza tossica nei conti pubblici.
SUI REFERENDUM SIAMO PER 5 NO.
Intorno a tutto questo, si sono mossi dei tentativi per far cadere la giunta con l’aiuto di alcuni consiglieri di maggioranza, pronti a firmare la sfiducia. Gente senza arte né parte, per lo più maneggioni improvvisati della politica. Chi tradisce, tradirà.
Di riflesso, ci sono indagini della procura che guarda caso spuntano nel momento migliore per il sindaco che, regalando una poltrona a destra e una poltrona a sinistra sta desertificando l’opposizione alla sua amministrazione attuale e ad una ormai quasi certa sua ricandidatura. Del resto, con queste dimostrazioni di forza – nel cimitero delle schiene dritte del centro sinistra – chi può avere il coraggio di sfidarlo, se chi tenta di buttarlo giù si trova comunque impelagato in problemi di vario tipo?
Questo è lo scenario attuale. Per quello che ci riguarda abbiamo perso da tempo la fiducia in certe vocazioni per il bene della comunità, da parte di cittadini ed esponenti politici locali. In questo mare magnum della desolazione civica, non ci resta che salvaguardare la ristretta élite di coloro che “raccolti in una stretta unità” non cedono alle lusinghe di facili ottimismi. Dopo il Covid e l’attuale caccia alle streghe intorno al conflitto russo ucraino, i dissidenti a questo sistema ed a questo stato di cose, si contano sulle dita di due mani. E’ su questi che noi facciamo affidamento, come da sempre”.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio