“Prato verde, biblioteca, asilo nido, una sala per gli incontri pubblici a disposizione dei cittadini, un edificio all’avanguardia dal punto di vista ambientale. È il nuovo centro direzionale di Ama, l’azienda che raccoglie i rifiuti di Roma, che realizzeremo al posto del vecchio Tmb Salario”. Così Virginia Raggi, sindaca di Roma, in un post su Facebook. Una notizia che è arrivata nella serata di lunedì 14 gennaio e che ha registrato un passo in avanti nella chiusura dell’impianto.
“Il Tmb Salario è l’impianto che trattava un quarto dei rifiuti di Roma e che è andato in fiamme lo scorso dicembre: un incendio sul quale indaga la Procura. La nuova sede ci permetterà di risparmiare circa 2,5 milioni di euro di affitto ogni anno. Quell’impianto – ha ricordato – gestiva grossa parte dei rifiuti di Roma e di alcuni Comuni limitrofi: era stato realizzato nel 2009 a ridosso dell’abitato e a 50 metri da un asilo. Da quell’anno ha segnato la vita di chi abita in zona”.
“In campagna elettorale – ha continuato – avevo garantito che lo avremmo chiuso entro l’inizio del 2020 con l’aumento del sistema di raccolta ‘porta a porta’ e della differenziata. Quel maledetto incendio dello scorso 11 dicembre ha messo in difficoltà il sistema e creato disagi in tutta la città. Allo stesso tempo ha spinto ad anticipare i tempi della chiusura dell’impianto. Nel video potete vedere le immagini del vecchio impianto e di quello che sarà il nuovo quartier generale dell’azienda”.
Per Raggi “il vecchio Tmb è l’immagine di cosa hanno costruito i ‘rapaci’ del passato: sono gli stessi che oggi fanno finta di essere i difensori dell’ambiente e dei cittadini ma che nei primi anni del 2000 non hanno avuto scrupoli a costruire l’impianto a ridosso delle case, ben sapendo che le operazioni di dismissioni non sarebbero spettate a loro. Il nuovo centro che realizzeremo – ha terminato – è l’immagine di quello che vogliamo realizzare: ci vuole determinazione e tanto lavoro. Noi non ci tiriamo mai indietro. Insieme ce la faremo”.
L’annuncio di Virginia Raggi è stato accolto in maniera positiva anche da Riccardo Corbucci, coordinatore della segreteria del Pd Roma: “Trasformare l’ormai distrutto impianto Tmb del Salario nel centro direzionale Ama è la scelta giusta per tutelare i cittadini che hanno sofferto molto in questi anni di battaglie. Se questa è la vera idea della sindaca ed è pronta a realizzarla subito, non potremo che sostenere questa trasformazione fondamentale per Roma e il III municipio. Partiamo immediatamente, individuando anche come chiudere il ciclo dei rifiuti per far uscire la città dall’emergenza”.
Il progetto che verrà in via Salaria è stato reso noto alla vigilia della commissione Trasparenza capitolina, organizzata a piazza Sempione, sede del Municipio III, per fare luce sulla situazione del Tmb dopo il rogo di dicembre. Non solo: nel pomeriggio era in programma il raduno di cittadini, appuntamento in Campidoglio, “in difesa della salute dei nostri figli, del futuro del nostro territorio dobbiamo reagire adesso, prima che sia troppo tardi”. Nome dell’iniziativa “allarme Tmb Salario”. E le preoccupazioni, per qualcuno, sono rimaste, nonostante quanto riferito da Virginia Raggi. A spiegarlo è Maria Teresa Maccarrone, da anni in prima linea per la chiusura dell’impianto: “Ogni volta che organizziamo una manifestazione ci preparate un bel pacco tutto colorato. Fatemi vedere atti ufficiali, non interviste, non video Facebook. Solo allora ci crederò”.
