Mentre a Ladispoli Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia convergono sul sindaco uscente, a Cerveteri il centrodestra è incompleto
Mentre cominciano ad ufficializzarsi le candidature sia a Ladispoli che a Cerveteri nei vari schieramenti, emerge forte come il centrodestra di Ladispoli con quello di Cerveteri non siano sincronizzati.
Dalla pubblicazione infatti dei primi flyer elettorali, il Sindaco uscente di Ladispoli Alessandro Grando si ripresenta al suo elettorato con una coalizione che vede la presenza dei tre partiti principali del centrodestra nazionale, quelli che formano il cosiddetto “triunvirato” della destra italiana, ovvero Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Una coalizione che vede già diverse e annunciate candidature, alcune nuove, come nel caso di Giuseppe Del Regno (Presidente Assovoce), Sabrina Fioravanti (Presidente del Ladispoli calcio) e altre conferme o comunque nomi già noti alla politica, come Fabio Ciampa (ex PD), l’attuale assessora Veronica De Santis (nel 2017 candidata a Cerveteri) e Maria Antonia Caredda (attuale Presidente del Consiglio comunale di Ladispoli).
Un Grando dunque che nonostante qualche scossone di maggioranza, ha saputo unire i tre simboli portanti del centrodestra, soprattutto per fronteggiare nel modo più competitivo possibile l’avanzata a sinistra di Silvia Marongiu (che conta sul sostegno di due ex sindaci come Paliotta e Ciogli) e di Pascucci, all’arrembaggio con 9 liste.
Non si può dire altrettanto della collega di Cerveteri Anna Lisa Belardinelli, alla sua seconda esperienza da candidata sindaco dopo quella del 2017, che proprio come accaduto nella prima occasione affronterà la sfida delle urne con una coalizione “mozzata”.
Al suo fianco infatti, solamente Fratelli d’Italia e Lega, oltre a delle liste civiche, ed una forte corrente proveniente da Civitavecchia che vedrebbe il suo ruolo addirittura insidiato da Gianni Moscherini.

Uno scenario che a Cerveteri si ripete oramai da svariate tornate elettorali quello di un centrodestra disunito e pronto a darsi da solo la zappa sui piedi.
Avvenne nel 2012, quando i candidati di centrodestra erano tre: Angelo Galli, Salvatore Orsomando e Giuseppe Onorato. A questi, si aggiunse anche il più moderato Lamberto Ramazzotti, sempre ago della bilancia in ogni elezione che si rispetti.
Nel 2017 situazione analoga. Mancava Angelo Galli, passato nelle fila di Pascucci, ed entrò in scena Annalisa Belardinelli, che riuscì a riunire due big storici della politica locale come Ramazzotti e Guido Rossi, ma si perse per strada l’unione del gruppo con Salvatore Orsomando che scelse ancora una volta di andare in solitaria.
Una situazione che anche nel 2022 sembra non variare, con la Belardinelli attualmente unica candidata ufficiale – e riconosciuta anche dai leader provinciali e regionali del partito della Meloni – che ancora non ha ricevuto risposte concrete al suo continuo appello all’unità della coalizione.
Ancora fa rumore infatti il silenzio costante degli altri big del centrodestra etrusco, con l’unico che è stato capace di sbilanciarsi – sebbene continui a mantenere la sua figura moderata – è stato Lamberto Ramazzotti, che scagliandosi contro i giochi di partito, non ha escluso nemmeno una sua candidatura a Sindaco insieme alle liste preparate insieme ad un altro ex Sindaco quale Antonio Brazzini.
A Cerveteri dunque, in attesa che anche il centrosinistra sbrogli e sciolga il nome del candidato che prenderà le redini della città – in caso di vittoria – nel dopo Alessio Pascucci, l’unica candidata ufficiale rimane sempre la Belardinelli, ben spalleggiata e tutelata dal suo entourage nonostante il fuoco interno proveniente da alcune fazioni.