Libri a Tolfa, lo "spatriato" Mario Desiati incanta la sala del Polo Culturale • Terzo Binario News

Libri a Tolfa, lo “spatriato” Mario Desiati incanta la sala del Polo Culturale

Apr 17, 2023 | Associazionismo, Cinema e libri, Comune, Tolfa

Successo dell’incontro col vincitore del Premio Strega, promosso dal Gruppo di lettura della biblioteca comunale. Ha dialogato con lo scrittore il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi

di Cristiana Vallarino

La sala del Polo culturale di Tolfa si è davvero riempita domenica pomeriggio per l’incontro, organizzato dal Gruppo di lettura della biblioteca, con lo scrittore Mario Desiati, vincitore del premio Strega di quest’anno con il suo “Spatriati”, Einaudi. Ad “interrogare” l’autore, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, che organizza il premio, e di cui era presente, in prima fila, anche il presidente professor Giovanni Solimine. Tra il pubblico, anche la sindaca di Tolfa Stefania Bentivoglio e il primo cittadino di Allumiere Luigi Landi, oltre ai rappresentanti di altri gruppo di lettura del comprensorio, di Book Faces e di New Land.

Mario Desiati, 45enne, pure giornalista, ha una lunga carriera “dentro” il mondo dei libri italiani, essendo stato editor per prestigiose case editrici, rendendosi “complice” del successo di altri autori. Al suo attivo ha la pubblicazione di titoli di successo come “Candore” o “Mare di Zucchero”.

Mentre in sottofondo andavano canzoni e musiche citate nel libro, e la scenografia ne riportava alcune frasi ed espressioni, lo scrittore pugliese ha risposto alle domande di Petrocchi e, soprattutto, a quelle di alcuni componenti del Gruppo di lettura.

Petrocchi e Desiati

Ciò ha dato lo spunto a Desiati per fare lunghi e interessanti interventi. Ha raccontato la genesi del libro, arrivato dopo diversi anni di “silenzio” e di come lui, prima di scrivere, legga molto e di tutto. Petrocchi lo ha definito “lettore onnivoro”, a cui si rivolge per avere consigli e recensioni. Nelle letture di altri trova ispirazione. I suoi autori preferiti possono essere antropologi, romanzieri di ogni nazionalità (uno su tutti, Kafka) ma tanti pugliesi, che sono, come chi ha letto “Spatriati” sa bene, citati apertamente nelle sue pagine.

Il termine “spatriati” nel dialetto della zona della Puglia dove Desiati è originario (è nato a Locorotondo, ma è cresciuto a Martinafranca), può avere una ampia gamma di significati, ma sostanzialmente sta per qualcuno che non si ritrova in un luogo, che resta sempre ai margini. Esattamente il sentire di Desiati, che, trasferitosi a Roma vive a periodi a a Berlino, come i suoi due personaggi Claudia e Francesco. I quali stringono un rapporto che è molto più di una amicizia, senza trasformarsi in una storia di coppia “tradizionale”, comunque dipanandosi durante la loro vita di adolescenti e adulti.

Foto di gruppo…di lettura

Desiati ha spiegato di come abbia voluto rappresentare nel suo libro i “non detti” che caratterizzano la gran parte delle famiglie, quei segreti che si trascinano per decenni spesso solo per rispettare le convenzioni e che molti danni fanno i figli.

Lo scrittore ha sottolineato l’importanza che, nella stesura di un romanzo, hanno il ritmo e il punto di vista narrativo, raccontando di come lui sia stato molto combattuto tra la prima persona e la terza, per poi decidere che la voce principale, anche per le storie di Claudia, sarebbe stata quella di Francesco.

Molto interessante è stato quando lo scrittore ha parlato del ballo. Elemento che accomuna i due protagonisti di “Spatriati”, usato come sfogo liberatorio sia in momenti di gioia che di dolore. Una diretta derivazione della “taranta”, antica tradizione pugliese, oggi abbinata alla religione, ma di diretta derivazione pagana.

Alla fine dell’ora e mezzo di un incontro davvero coinvolgente, inframmezzato da sentiti applausi per gli interventi dell’ospite, il momento dell’acquisto dei libri e quindi la fila, lunga, per il firmacopie. In chiusura, per lettori della biblioteca di Tolfa una foto di gruppo attorno a Desiati.

Questo il commento dell’assessore alla Cultura Tomasa Pala: “Una indimenticabile domenica culturale al Polo, grazie a un libro profondo sull’animo umano e il nostro tempo ricco di contrasti. Mi é piaciuto moltissimo per i forti richiami descrittivi di splendidi paesaggi, per le passioni forti condivise e contrastate espresse senza filtri, lirico e molto ricercato nella forma e nei contenuti e lo stimolo alla messa in discussioni di credenze. Tutto quello che mi aspetto da un libro. L’ amministrazione ringrazia lo scrittore Mario Desiati e Stefano Petrocchi per aver scelto il Comune di Tolfa come spazio fisico e umano per rilevare le dimensioni profonde e i contrasti che genera la lettura di “Spatriati”. Siamo onorati e orgogliosi di avere ospitato un vincitore del Premio Strega. Prezioso il lavoro del Gruppo di Lettura della Biblioteca di Tolfa e della Cooperativa Taitle Ingegno Multiforme. Il pubblico soddisfatto e partecipe ci incoraggia ad andare avanti nella promozione culturale come volano di sviluppo sociale ed economico del nostro territorio”.

Serena Ferraiolo

Il Gruppo di lettura, attivo da un anno, che ha portato in collina scrittori di rango come Nadia Terranova o Gaja Cenciarelli, è ora chiamato a un nuovo impegno: leggere i libri in concorso a “Tolfa Gialli& Noir”, per poi esprimersi con un voto complessivo, come un unico giurato. Come ricordato dalla coordinatrice del Gruppo, Serena Ferraiolo (pure lei impegnata della Fondazione Bellonci), l’appuntamento è per venerdì pomeriggio, in bliblioteca. L’invito è aperto a chiunque ami leggere.